di Francesca Torricelli
L’asilo nido, ex Montessori, di via Campomicciolo a Terni riapre le sue porte. Con metodo educativo ‘modello misto’, il nuovo asilo nido ‘Leo Lionni’ sarà gestito dall’imprenditrice ternana Alina Meloscia che si avvarrà di educatrici e pedagogiste. Dopo alcuni lavori di ristrutturazione, l’asilo sarà pronto ad accogliere i bambini da settembre 2025.
«Questo asilo – spiega l’imprenditrice – è nato sulla carta quest’anno, ma è nel mio cuore da molti anni. Sarà un luogo sicuro dove i bambini e le bambine potranno beneficiare costantemente del rispetto, dell’amore e della comprensione che meritano in una fase, come quella degli 0-3 anni, considerata da pedagogisti e psicologi come la fase di sviluppo più importante della vita. L’asilo ha il nome di un grande autore ed illustratore di libri per l’infanzia. E non è stato scelto a caso. Dal punto di vista emotivo leggere ad alta voce ai bambini consente di entrare in contatto con le loro emozioni intime in compagnia di un adulto che sappia contenere e comprendere, oltre che rassicurare e fornire spiegazioni. Dal punto di vista cognitivo la lettura fornisce ai bambini un importante canale di conoscenza oltre alla loro esperienza diretta: questo permette di entrare in contatto con se stessi e con il mondo che li circonda, aumenta la curiosità nei confronti di ciò che è diverso da noi e amplia la memoria e la creatività. Educare dolcemente, con affetto e con rispetto è il principio su cui il nostro mondo si fonda. I bambini sono persone dal loro primo respiro, non soltanto quando diventano esseri capaci di comprendere e parlare, ed in quanto tali meritano rispetto e un posto nella nostra società in cui sentirsi al sicuro, in cui possano sentirsi valorizzati».
Il metodo educativo che verrà utilizzato al ‘Leo Lionni’ è il ‘modello misto’ che alla luce dei nuovi studi in campo pedagogico e in neuroscienze, si ritiene essere il migliore, ossia integriamo più modelli pedagogici prendendo il meglio da ognuno: l’attivismo pedagogico da Dewey, ovvero un approccio pedagogico che stimola l’apprendimento attraverso il fare; il modello umanistico di Rogers, che si pone come obiettivo quello di valorizzare il senso di autostima e motivazione di ogni singolo individuo attraverso l’empatia; il metodo Montessoriano, attraverso il quale i bambini apprendono attraverso l’esplorazione attiva, la scelta e l’apprendimento indipendente. Altro cardine molto importante è il metodo Reggio Children. sviluppato a Reggio Emilia in Italia: è un approccio educativo che valorizza la curiosità naturale dei bambini e la loro capacità di apprendere attraverso l’esplorazione e la scoperta».
Il nido desidera offrire i propri servizi «senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione e opinioni politiche, con equità e nel rispetto della privacy», evidenzia Alina. «È aperto a tutti i bambini ricchi solo delle loro differenze. Sono aperte le iscrizioni per le attività che partiranno da settembre, ma non abbiamo previsto open day perché preferiamo conoscere i bambini e le loro famiglie singolarmente, per dare ad ognuno la giusta attenzione. Per prenotare un incontro è possibile inviare una mail ad [email protected] oppure telefonando al numero 393.7626705».
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