Terni: ristoro e ostello per i pellegrini nel quartiere Matteotti. Il Comune ci prova

Palazzo Spada ha scelto l’immobile da valorizzare nell’ambito del cammino dei protomartiri francescani: in ballo 150 mila euro di finanziamento

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di S.F.

Un servizio di accoglienza, ristoro ed ospitalità rivolto ai pellegrini con «possibilità di socializzazione ed interazione con i residenti». Dove? Al Matteotti, definito come un «ambiente ideale» per un operazione che rappresenterebbe «l’innesco di una rinascita del quartiere stesso». È l’obiettivo per il quale il Comune di Terni ha selezionato gli immobili ai civici 18-20 nell’ambito della valorizzazione del ‘Cammino dei protomartiri francescani’: sono questi i locali prescelti per la partecipazione al bando del ministero del turismo che, come noto, vede l’amministrazione narnese in qualità di capofila.

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La curiosa scelta

Del tema ne avevamo scritto la settimana scorsa specificando che Terni era stato l’unico Comune tra i cinque coinvolti – gli altri sono Narni, San Gemini, Calvi dell’Umbria e Stroncone – a non aver indicato l’immobile da valorizzare sul suo territorio. Con ‘paletto’: deve essere vicino al cammino. In questo caso si trova a 2,9 chilometri dal tracciato, «pressoché equidistante dal santuario dei protomartiri francescani, della chiesa di Sant’Antonio di Terni e la chiesa di Santa Maria della Pace di via Ippocrate, in località Valenza, suggerito come ideale luogo di partenza». Si parla di un complesso con un livello seminterrato con posti auto da 74 mq, un piano terra – ex sede del centro sociale – di 150 mq, un primo piano aperto con passaggi pubblici e un secondo di 101 mq, dove c’era un’associazione. In tutto oltre 300 mq.

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C’è un bel po’ da fare

Il contributo ammissibile a finanziamento è di 150 mila euro, la stessa cifra degli altri Comuni coinvolti dal progetto. Certo è che c’è un bel po’ da fare per ridare un po’ di decoro al complesso: adeguamento funzionale e strutturale, rifacimento dell’impermeabilizzazione della copertura, restyling delle finiture e superamento delle barriere architettoniche. Ma come si vuol utilizzare in caso di esito positivo? I tecnici di palazzo Spada spiegano che il «piano terra verrà destinato a punto ristoro/riposo con zona per la somministrazione di cibi e bevande ed una zona soggiorno, attrezzata con strumentazione multimediale per accoglienza info/turistica relativa al percorso del cammino». Poi giardino pensile/percorsi pedonali per il primo piano e «zona di pernottamento, nell’ambito del modello di ospitalità ostello/rifugio escursionistico funzionale all’escursionista/pellegrino in transito» al secondo. Tra qualche settimana si conoscerà l’esito. A sperare sono cinque territori.

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