di S.F.
C’è una corposa novità urbanistica-residenziale in arrivo nell’area nord di Terni, in particolar modo tra borgo Rivo, Campitello e Campomaggiore. La Regione Umbria ha dato il via libera – con prescrizioni e raccomandazioni – ad un maxi intervento in località Fossocanle: c’è l’ok alla non necessità di sottoporre la procedura a Vas il piano attuativo di iniziativa privata della Immobiliare Ett srl.
LA RELAZIONE ISTRUTTORIA PUBBLICA PER IL VIA LIBERA: DETTAGLI, CIFRE E PROGETTO (.PDF)

Il Comune ha trasmesso alla Regione il 31 dicembre scorso la richiesta di avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a Valutazione ambientale strategica. Bene, ma di cosa si tratta nello specifico? Si parla – la documentazione è pubblica con link inserito all’interno della determina dirigenziale – della realizzazione di un complesso residenziale su un’area interessata da 31.668 metri quadrati. «In passato sede di un allevamento avicolo, del quale sono rimasti 12 capannoni dismessi – viene specificato – con le coperture parzialmente demolite (in eternit) e un edificio residenziale in stato di abbandono». Si passa al progetto.
In attuazione alla previsione del Prg si prevede «il recupero della volumetria dei capannoni, con l’ulteriore utilizzo del 15% di incremento volumetrico, per la realizzazione di un nuovo complesso residenziale. Il nuovo insediamento si va ad inserire a margine di un ambito urbano (quartiere Rivo-Campitelli) che ha visto la maggiore espansione della città nuova negli ultimi decenni in direzione ovest verso San Gemini». L’obiettivo indicato è la riqualificazione di un ambito fortemente degradato.

Ci sarà l’eliminazione dei 12 capannoni dell’ex allevamento ovicolo e la riqualificazione con «ripiantumazione degli olivi presenti con inserimento di edifici residenziali, studiati con particolare attenzione alle altezze che da sud verso nord scendono da 6,50 a 3,50 metri». I pareri sono stati richiesti a vari servizi della Regione (ben sette), soprintendenza, Arpa, Provincia di Terni, Comune di Terni, Auri, Usl Umbria 2 e Afor. Per l’intervento si fa riferimento alla suddivisione della zona in due parti, «con in mezzo un corridoio naturalistico». I lotti? 14. Nel giudizio della soprintendenza si indica che, da progetto, «il numero di essenze rimarrà invariato e solo redistribuito».
A verificare la congruità urbanistica dell’intervento nel rispetto del Prg e la normativa urbanistica sarà il Comune di Terni. Firmano l’istruttore Daniela Cavalieri, il responsabile del procedimento Giovanni Roccatelli e il dirigente Michele Cenci. Ora palazzo Spada dovrà recepire e muoversi con i propri atti.