Il regolamento di attuazione emanato con il decreto del presidente della Repubblica – all’epoca Giovanni Gronchi – 1616 del 6 novembre 1960. È sulla base di questo atto giuridico che, salvo sorprese, è in arrivo un notevole riconoscimento per un sottotenente in forza alla polizia Locale di Terni, David Rugeri: c’è la proposta di ricompensa al Valor Civile dopo i fatti accaduti il 10 luglio 2021 nel quartiere di Cardeto, in via Filangieri. Motivo? Fu il primo a giungere sul posto per aiutare i residenti ad uscire dal palazzo interessato dalle fiamme.
10 LUGLIO 2021, INFERNO A CARDETO
IL ‘FLASHOVER’, LE INDAGINI E IL DISASTRO
Coraggio e Valor Civile
L’articolo 2 del decreto in questione recita che «gli atti di coraggio per i quali può farsi luogo alla concessione di ricompense al valor civile devono risultare da apposita deliberazione di giunta del Comune, nel cui territorio sono avvenuti i relativi fatti, corredata da attestazioni di eventuali testimoni oculari nonché da un dettagliato rapporto circa i pregi dell’azione svolta». In questo caso Rugeri, da quanto si apprende, avrà il riconoscimento per il comportamento tenuto durante l’incendio a Cardeto della scorsa estate: non il classico adempimento delle proprie funzioni, ma qualcosa di più. Come ad esempio aiutare e salvare alcune persone in difficoltà durante le fasi più concitate del rogo, quando è andato distrutto un appartamento agli ultimi piani dell’edificio. C’è stata anche una nota di compiacimento da parte dei vigili del fuoco.
La motivazione ufficiale
«L’ufficiale – si legge nella motivazione in delibera – notando una densa colonna di fumo nerissimo non esitava a disimpegnare l’autopattuglia sulla quale era a bordo da altro servizio, individuava l’origine della colonna e si portava prontamente sul luogo dell’evento raggiungendolo prima dell’intervento dei Vigili del Fuoco. Sul posto destinava gli altri due operatori con cui era in servizio alla gestione della viabilità per agevolare l’arrivo dei vvf e si addentrava, da solo, nell’edificio al fine di verificare se ancora ci fossero persone al suo interno al fine di metterle in sicurezza. Saliva pertanto le scale, già parzialmente invase dal fumo, bussando vigorosamente ad ogni portone accertando l’eventuale presenza di persone. Giunto al 4° piano, quando ormai le scale erano totalmente invase da fumo denso e acre, riusciva a raggiungere il successivo, quello interessato dall’incendio, dove la temperatura era elevatissima e, con l’ausilio della propria torcia elettrica, individuava le porte di entrambi gli appartamenti dando l’allarme. A questo punto essendo l’aria divenuta ormai irrespirabile era costretto a indietreggiare ma, riuscito a riprendere fiato, attraversava il denso fumo e raggiungeva il 6° piano, continuando così l’opera svolta nei piani inferiori. Terminate le operazioni di messa in sicurezza, usciva dall’immobile e all’arrivo dei Vigili del Fuoco li informava che l’edificio era completamente evacuato mettendosi, congiuntamente con la pattuglia della Polizia Locale, a loro disposizione per le successive operazioni di spegnimento e bonifica. L’ufficiale della polizia Locale, con la propria azione, ha dimostrato prontezza, precisione nelle azioni, spiccata professionalità, elevato spirito di iniziativa e non comune senso del dovere».