di S.F.
C’è lo spazio, c’è l’idea, c’è un patto di collaborazione, c’è il completamento della fase istruttoria. Cosa manca? Il progetto di fattibilità e l’approvazione della giunta, vale a dire gran parte dell’iter. Intanto però il Comune di Terni e l’Associazione sportiva dilettantistica ‘Life Style’ di Filippo Sabatini proseguono il percorso – partito nell’estate 2016 – per cercare di donare una nuova veste sportiva all’area di strada Santa Filomena: l’obiettivo è la creazione di uno skatepark per recuperare la zona.

La motivazione Le finalità dell’associazione sono due, in particolar modo: pubblicizzare e diffondere la pratica dello skateboard e, in generale, rigenerare l’area sportiva di Santa Filomena. Bene, ma come farlo? Con uno skatepark da realizzare con fondi propri e, magari, contributi a vario titolo. Ciò permetterebbe la creazione di un luogo di aggregazione, divertimento e sport, recuperando e migliorando la zona con finalità sociali per combattere il degrado. In tal senso Massimo Cavadenti, dirigente affari istituzionali del Comune, e il presidente di ‘Life Style’ hanno stipulato un patto di collaborazione per dare vita all’idea lanciata il 26 luglio del 2016. Serve altro.

Il patto prevede – step necessario – l’attivazione di un laboratorio urbano permanente composto da tre figure del Comune e due dell’associazione, Sabatini e Andrea Pagliarola, per far sì di riunirsi periodicamente per il monitoraggio del percorso e la definizione dei passi successivi. Sponda amministrazione comunale – in sintesi – c’è l’impegno a mettere a disposizione le competenze tecniche, la promozione dell’attività e la pubblicizzazione del progetto. A ‘Life style’ spetta un compito più delicato e meno semplice, vale a dire trovare risorse di autofinanziamento per la sostenibilità dell’attività e la copertura dei costi. Inoltre per l’associazione c’è la responsabilità di eventuali danni a cose e persone durante l’intero processo.
Le tempistiche Nel patto di collaborazione viene specificato che l’accordo ha una validità di tre anni a partire dalla stipula e, una volta scaduto, Comune e ‘Life style’ possono optare per la prosecuzione o lo stop. Sempre che non si decida di rompere prima. L’effettiva firma è avvenuta il 26 gennaio, ora l’iter va avanti.