Terni, scontro sulla Tari 2015: il Comune incassa 1 milione da Ast, tempo di firme

Nel 2022 la Cassazione aveva ribaltato la contesa tra la società e Asm. Di mezzo anche Società delle Fucine e Tubificio. C’è la transazione

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di S.F.

Un’infinita contesa per crediti dovuti in merito a Tia, Tares, Tari e Taric nel corso di quasi due decenni. Ha coinvolto – nei link sotto le ‘puntate’ precedenti – da metà anni ’00 a livello giudiziario Acciai Speciali Terni (di mezzo anche la Società delle Fucine e il Tubificio) e Asm, il gestore del servizio di trasporto e raccolta rifiuti: ora, tra uno scontro e l’altro, si è arrivati alla definizione della lunga partita. E per il Comune, controparte in tutto il discorso, vale un ingresso da 1 milione di euro attraverso una transazione.

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La sede Asm

Il motivo della bagarre? L’esatta quantificazione delle superfici tassabili per i rifiuti, con contese di fronte alle corti di giustizia tributaria di I e II grado (all’epoca si chiamavano commissioni tributarie provinciale e regionali) ed in Cassazione. In estrema sintesi si è trovata la quadra sugli importi dovuti da Ast. Per farlo è stato integrato lo schema di transazione anche per la posizione creditoria di palazzo Spada: «A tacitazione complessiva delle pendenze tributarie seppur per il Comune di Terni limitatamente all’annualità 2015 e, quindi, per una piccola parte rispetto alle annualità d’imposta contese tra Asm e Ast». Lo scorso 27 giugno la svolta con la richiesta inviata da Ast.

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Verifiche contabili e via libera per 1 milione e 37 mila euro: si tratta del complessivo per gli avvisi di pagamento Tari (la Taric, come noto, c’è dal 2021) datati giugno e novembre 2015. Bene, e le altre annualità? «Non sussistono ulteriori crediti da riscuotere, né azioni coattive e/o legali intraprese né giudizi pendenti» per ciò che riguarda il periodo luglio 2014-2020 (escluso ovviamente il già citato 2015). In questo modo sarà estinto il giudizio pendente in Cassazione tra le parti. In realtà il credito del Comune era di 1 milione 352 mila euro, poi sceso per via di diverse somme detratte per gli acconti. A firmare è il dirigente della direzione ufficio unico delle entrate comunali Claudio Carbone. La cifra in ballo tra Asm e Ast è invece è più alta.

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