di S.F.

Le 140 offerte pervenute hanno dato un bel lavoro da fare – il bando era stato pubblicato il 27 dicembre con scadenza al 23 gennaio – alla commissione specifica per la valutazione. Ad oltre tre mesi di distanza arriva l’aggiudicazione dell’appalto per i lavori di adeguamento sismico della scuola ‘Carducci’ di borgo Rivo: c’è il via libera per la società cooperativa Saporito Garden di Melita di Napoli, vincitrice grazie ad un ribasso – il criterio è sempre il solito – del 30,20% sull’importo a base di gara. Per l’ultimo step restano da verificare i requisiti di ordine generale e speciale dichiarati dai campani durante l’iter.
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Le opere
Il contratto di appalto verrà sottoscritto entro due mesi rispetto all’efficacia dell’aggiudicazione e, a partire dal verbale di consegna dei lavori, ci saranno 365 giorni a disposizione – naturali e consecutivi – per ultimare le opere previste nel bando di gara. L’amministrazione si era esposta ad agosto 2018 – i genitori non hanno mai mollato l’attenzione sulla vicenda, tenendo in considerazione anche il forzato trasferimento nelle aule dell’Ipsia – affermando che la struttura sarebbe stata pronta per l’anno scolastico 2020-2021. La società aggiudicataria – in sintesi – dovrà demolire l’intonaco su entrambe le facce delle murature portanti; demolire parzialmente alcune fondellature, rivestimenti e pavimenti; rinforzare i setti murari; rinforzare e consolidare gli archi mattini del piano sottotetto; consolidare i solai in laterocemento con ricostruzione dei travetti ammalorati; reintegrare le fondellature demolite; rifare l’intonaco interno ed esterno; reintegrare parti di rivestimenti e pavimenti demoliti in precedenza e rifacimento completo delle tinteggiature.
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L’offerta migliore
Come detto l’aggiudicazione – c’è stato un cospicuo taglio a causa di molte società che avevano offerto un ribasso troppo elevato rispetto alla soglia di anomalia, fissata al 30,32% – è avvenuta con il criterio del prezzo più vantaggioso. La Saporito Garden si è aggiudicata l’appalto per 499 mila 588 euro, 421 mila dei quali legati appunto al -30,20% inserito nella busta; l’importo restante (non soggetto a ‘sconti’) è legato agli oneri per la sicurezza e ad altre condizioni. Alle spalle della società di Melita di Napoli si è piazzata la Lattanzi srl di Roma (30,18%).