Terni, servizi educativi: «Falsità dal Comune»

Riorganizzazione, percorso partecipativo e scuole per l’infanzia, ‘fuoco’ del CoSec: «Non vero ciò che dice l’assessore De Angelis. Prevaricazioni contro l’utenza»

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Alcuni rappresentanti del CoSec

Martedì 4 aprile è stato riaperto il percorso di partecipazione per la riorganizzazione dei servizi educativi. Tra i temi di maggior rilievo – da mesi ormai – ci sono quelli riguardante le scuole dell’infanzia ‘Borgo Trebisonda’ e ‘Grillo Parlante’, sul quale l’assessore Tiziana De Angelis ha voluto poi ribadire la posizione dell’amministrazione comunale. Il ‘nemico’ storico di palazzo Spada, il CoSec, punta ancora il dito.

del CoSec

La tanto attesa ripresa dei tavoli partecipativi sulla riorganizzazione dei Sec, lascerà deluso chi si aspettava di ascoltare proposte innovative e che realmente venissero incontro all’utenza. La tanto decantata operazione che avrebbe consentito di ‘dare a chi finora non aveva ricevuto’ (ossia la fascia 0-3) si è tradotta in un nulla di fatto.

Di certo, sappiamo solo che agli utenti dei nidi d’infanzia che faranno l’iscrizione a maggio, verrà chiesto di manifestare il proprio interesse ad una eventuale apertura di sabato mattina. Apertura che sarebbe a pagamento e, in più, prevista per un solo nido per tutta l’utenza, insomma una sorta di baby parking che, tra l’altro, nell’unico nido che già lo prevede, sembra essere poco seguito.

Il ‘Borgo Trebisonda’

Altro discorso riguarda l’apertura di un nuovo servizio integrativo al posto del ‘Grillo Parlante’: in nome della continuità, concetto evidentemente da chiarire, si decide di non consentire ai bambini di terminare il ciclo scolastico per attivare dei laboratori che, osiamo dire, avrebbero potuto tranquillamente ‘coabitare’ insieme alla scuola materna. Inoltre, il potenziamento delle ore di ‘Casa d’Alice’ e ‘Pollicino’ a nostro avviso rappresentano la chiara dimostrazione di come si scelga di dirottare i finanziamenti pubblici a favore di una gestione privata, a scapito del ruolo educativo e didattico fino ad oggi ricoperto dall’ente pubblico.

TIZIANA DE ANGELIS: «CHIUSURA ‘BORGO TREBISONDA, NESSUNA FORZATURA»

Avevamo già denunciato a suo tempo, come le reali scelte di questa amministrazione fossero quelle di fare cassa su servizi fondamentali per l’infanzia, quali quello delle scuole comunali e della refezione scolastica, il cui peso ricadrà totalmente sulle spalle dell’utenza e sul quel principio di accessibilità che, stante un servizio pubblico, dovrebbe essere il primo diritto da perseguire. Ma cosa chiede ora l’utenza? All’‘Aula Verde’, a fronte delle trentadue richieste presentate, ventidue bambini sono rimasti esclusi a causa della mancanza di posti. Perché non si è ottemperato a ciò che venne stabilito all’interno della D.C. n.314 dell’8 settembre, ossia l’attivazione della sezione e mezza?

Tiziana De Angelis

Si dimostra dunque, contrariamente a quanto dichiarato pochi giorni fa dall’assessore alla scuola De Angelis, che non sono certo le domande di iscrizione a mancare, ma che è bensì la volontà dell’amministrazione ad andare in una direzione totalmente opposta. Falsità che diventano ancora più sconcertanti quando si parla del destino delle scuole comunali d’infanzia ‘Borgo Trebisonda’ e ‘Grillo Parlante’: due scuole materne che nonostante le richieste dei genitori, sono state a suo tempo depennate all’interno dei moduli d’iscrizione, negando perfino il principio di continuità didattica a genitori e bambini, anche con bisogni educativi speciali, per l’ultimo anno di frequenza.

Eppure, non solo nella richiesta di statalizzazione si parlava di un’utenza potenziale costantemente alta anche per gli anni futuri, ma lo stesso sindaco all’interno della D.C.. n.314, aveva dichiarato che qualora la stessa non avesse trovato risposta, i servizi educativi di ‘Borgo Trebisonda’ e ‘Grillo Parlante’ sarebbero rimasti attivi. Se infatti le risorse paiono non esserci per la salvaguardia delle scuole comunali, non si può dire di certo lo stesso per quei servizi educativi affidati al privato.

Se per la dirigenza e la giunta, come ci è stato dichiarato, gli atti del consiglio rappresentano pura carta straccia, evidentemente stessa cosa è da intendersi per le parole del primo cittadino, il cui ruolo sembra seguire tutt’altri interessi che quelli della collettività. Ancora una volta abbiamo chiesto che si affrontasse il tema delle fasce Isee per i nidi e una loro rimodulazione: ancora una volta, la nostra richiesta resta inascoltata. Ulteriore esempio viene dal tema della refezione, dove continua il colpevole silenzio che puzza di complicità, anche a fronte del gravissimo episodio avvenuto alla scuola ‘De Filis’, rispetto alla richiesta di decurtazione di 137 mila e 890 euro di cauzione, su cui la R.T.I. Cns-All Foods ha presentato richiesta di sblocco.

Un elemento che si associa alle costanti violazioni del regolamento inerente il ruolo dei commissari mensa: troppo spesso la mancata presenza da parte della dietista comunale, o di un diretto sostituto, non consente lo svolgimento dei controlli a sorpresa, che dovrebbero invece essere garantiti nella stessa giornata di richiesta e non programmati sulla base delle disponibilità del personale dell’ufficio scolastico. I tavoli tecnici dunque, riaperti solo a seguito delle nostre ripetute richieste, si rivelano ancora una volta svuotati di ogni ipotesi progettuale e decisionale, che dia un concreto senso di partecipazione. Queste prevaricazioni contro l’utenza, non potranno dunque che trovare, la nostra più completa opposizione e disobbedienza.

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