Era l’alba di un venerdรฌ di inizio giugno – anno 2021 – e con la sua Ford Fiesta stava procedendo lungo la strada provinciale 18 Calvese, all’altezza della frazione Scacciapensieri in direzione Narni.
Improvvisamente l’uomo, che all’epoca dei fatti aveva 35 anni, si era ritrovato davanti un grosso cinghiale e non era riuscito ad evitare il violento impatto con l’animale.
Fortunatamente per il conducente, nessuna conseguenza fisica. Ma danni pesanti per l’autovettura, con lunghe – ed onerose – riparazioni presso un’autocarrozzeria della zona.
L’accaduto era stato portato all’attenzione del tribunale civile di Terni, con richiesta di risarcimento danni alla Regione Umbria, e la sentenza – giudice Nicla Michiorri – รจ stata emessa in questi giorni.
La proprietaria dell’autovettura, madre del conducente e assistita dall’avvocato Alessandro Carrozza del foro di Terni, si รจ vista riconoscere un risarcimento di quasi 10 mila euro – oltre alle spese – a carico della Regione per i danni patiti. In sostanza le somme pagate alla carrozzerie per riparare il veicolo.

Fra le motivazioni relative alla sentenza, il fatto che l’uomo – sul posto erano intervenuti i carabinieri per i rilievi – non avesse commesso infrazioni al Codice della Strada, l’assenza di recinzioni laterali e anche di segnaletica specifica per la presenza di animali selvatici, altri due incidenti accaduti precedentemente sullo stesso tratto.
E poi la competenza in fatto di contenimento della fauna selvatica: ยซLa competenza al controllo – scrive il giudice – รจ della Regione, a norma della legge 157 dell’11 febbraio 1992, che ha un potere di controllo anche sui soggetti giuridici a cui venga concretamente delegata l’attuazione del piano di abbattimento-contenimento della fauna selvaticaยป.