Terni, sfollati Rocca: «Ritornerete a breve»

Lo ha detto il sindaco ai residenti evacuati dopo l’incendio, indicando in «una settimana» il tempo previsto per il ritorno alla normalità anche dal punto di vista della viabilità

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Una settimana, giorno più, giorno meno. Questo il tempo necessario, secondo il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo e i tecnici che stanno seguendo da vicino la questione, perché i circa 80 residenti di Rocca San Zenone, sfollati in seguito all’incendio che è divampato per oltre quattro giorni, possano fare rientro nelle proprie abitazioni. Termini analoghi a quelli previsti per la riapertura della strada provinciale Valserra.

TERNI, INCENDIO ROCCA: IL DRONE IN VOLO – VIDEO

Il punto della situazione è stato fatto domenica mattina presso l’albergo di Terni che ospita sedici delle persone evacuate, fra cui famiglie con bambini in tenera età. Attraverso le immagini registrate dal drone nella giornata di sabato, la Protezione Civile ed i tecnici di Comune e Provincia hanno potuto valutare più compiutamente la situazione del monte alle spalle della frazione, interessato dalle fiamme.

ROCCA SALVATA DAI VIGILI DEL FUOCO – LE IMMAGINI
LE FOTO DELL’INCENDIO

Le urgenze E il bilancio è tutto sommato accettabile, rispetto soprattutto alle prime ipotesi che prevedevano tempi di rientro piuttosto lunghi in ragione di danni e rischi tangibili. Rischi – quelli legati soprattutto alla caduta di piante bruciate e massi – che ci sono comunque e sono relativi soprattutto due ‘canaloni’ alle spalle del paese che andranno ripuliti ed alle pendici sovrastanti la strada provinciale 67. Ma che, secondo quanto affermato domenica mattina, potrebbero essere risolti nel giro di quattro-cinque giorni, attraverso una bonifica mirata a cui faranno seguito altri interventi meno urgenti.

La ‘finestra’ Nel frattempo la Protezione Civile potrebbe disporre una o più fasce orarie  – in accordo con le ditte incaricate di eseguire la messa in sicurezza – per consentire ai cittadini della Rocca di accedere alle proprie abitazioni per le necessità più urgenti.

«Sistema Italia non funziona» Nel corso della riunione, oltre ad evidenziare dubbi e disservizi di vario tipo, i residenti della Rocca – uno di loro in particolare – ha sottolineato come «l’ipotesi che il tutto possa essere partito da una discarica abusiva, sia grave e debba fare riflettere tutti, istituzioni e cittadini». Allo stesso modo ci si è chiesti «come mai l’Umbria non abbia un suo canadair, visto che l’intervento aereo sin dal primo giorno dell’incendio, avrebbe evitato di mandare in fumo ettari di alberi e piante che sono un vero e proprio polmone per una città già costretta a fare i conti con aria malsana e inquinamento. In queste situazioni non si può temporeggiare – ha detto il cittadino – ma, se necessario, bisogna chiedere anche l’intervento dei mezzi dell’esercito».

Movimento 5 Stelle Intanto i consiglieri comunali e regionali del M5S hanno inviato una lettera al prefetto di Terni in cui si chiede di favorire, di concerto con Stato, Regione e Comune, «il più celere loro rientro nelle abitazioni, avendo avuto cura delle condizioni di sicurezza, attivando misure di compensazione economica a vantaggio di chi abbia subito tangibili danni; l’immediato ripristino della fermata ferroviaria a Giuncano e la riapertura della strada Valserra, avendo avuto cura delle condizioni di sicurezza; l’immediata e totale copertura telefonica della Valserra, con rete mobile 4G. Non è tollerabile che svariate centinaia di cittadini – tra residenti e turisti – vivano di collegamenti cronicamente precari o assenti, come accaduto finora; nuove e concrete iniziative per l’effettiva salvaguardia delle nostre pregiate aree boscate, con particolare considerazione per la tutela e concreta manutenzione del sottobosco; l’attivazione in loco, presso la pista ‘Leonardi’ in Terni, di aree di rifornimento e manutenzione dei velivoli destinati alle emergenze, a partire dai canadair, tagliando tempi e costi di intervento; l’accertamento delle responsabilità relativamente al permanere delle discariche abusive, avviando un immediato monitoraggio e rafforzando le attività di vigilanza ambientale; chiarimenti in merito alla mancata sistematica raccolta rifiuti da parte del gestore, così come imposto dal Contratto di servizio».

 

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