di S.F.
La bagarre sulla struttura per il padel al Collescipoli, ci risiamo. Dopo le polemiche degli anni scorsi, il tema è arrivato in Comune e la sensazione è che se ne parlerà ancora a lungo: il focus è sempre sulla copertura per i campi, le autorizzazioni paesaggistiche e, in questa occasione, anche una recente ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi firmata dal dirigente all’edilizia privata Claudio Bedini.
AGOSTO 2023, LA SOPRINTENDENZA RI-BOCCIA LA COPERTURA FISSA PER COLLESCIPOLI

Il caso
Più volte umbriaOn si è occupata – l’argomento padel, in generale, tende a catturare l’attenzione dei ternani – della questione e mercoledì mattina in I commissione consiliare è stato fatto il punto della situazione. Protagonista in particolar modo il presidente dell’associazione L’Astrolabio, Giuseppe Rogari. Out invece il comitato di cittadini che, in ogni caso, ha inviato a palazzo Spada una missiva per lamentarsi della struttura per il rumore e il disturbo che reca. «C’è un vincolo paesaggistico – ha ricordato Rogari – perché Collescipoli è un piccolo pezzo di conca ternana rimasto intatto. All’epoca nessuno sapeva nulla di questa posssibilità di realizzazione in quel punto, c’è stata la variante al Prg. Così è stato alterato ciò che era stato stabilito dal ministero e tutto doveva essere ‘schermato’ con le alberature. Invece niente, sono comparse anche quest’anno le coperture bianche. Sempre più grandi. Non sono contrario alle attività, chiaro, ma non devono alterare un bene pubblico. Anche perché il vincolo paesaggistico viene fatto rispettare a tutti i residenti del borgo. Inoltre è stato anche organizzato un torneo nonostante l’ordinanza, viene a mancare il rispetto delle istituzioni. Non siamo contrari invece al nuovo impianto vicino il campo di calcio, non è impattante in quel punto». In definitiva non piacciono. Concorde il capogruppo di AP Guido Verdecchia: «Abito lì e ricordo che la soprintendenza ha dato giudizio negativo sulla copertura. Di conseguenza il Comune nel 2023 ha chiuso negativamente la conferenza di servizi. L’iniziativa privata va sempre aiutata, sì, però è evidente che noi abbiamo immaginato i borghi come una risorsa. Se la soprintendenza dice che la copertura rovina l’aspetto del paesaggio, significa che lo fa diventare più brutto. E si ripresenta la stessa situazione da anni. Deturpa il contesto estetico di Collescipoli e inoltre c’è stata l’ordinanza. Perché è rimasta così? Comprendo la necessità dell’imprenditore ma non può essere prevalente rispetto all’interesse generale della città. Siamo disponibili a valutare soluzioni, nessuno può uscire sconfitto». C’è chi in AP tenterà di essere più ‘morbido’.
SETTEMBRE 2023, IL VIA LIBERA PER IL NUOVO IMPIANTO A COLLESCIPOLI

Palla a Bedini: l’ordinanza del 28 dicembre. ‘Aria’ di Tar
L’assessore Marco Iapadre è assente e allora a dare delucidazioni tecniche ci pensa Bedini che, la storia, ben la conosce considerando che è a Terni dal 2020: «Il prg del 2008 prevede nell’area interessata la destinazione a verde pubblico attrezzato edificabile. Il Collescipoli Sporting Club ci ha scritto il 15 novembre che avrebbe provveduto ad installare una pressostruttura ai sensi delle norme vigenti». E qui c’è un doppio filone sulla base del Dpr 382/2001, il decreto legislativo 42/2004 e il Dpr 31/2017: «La loro posizione è che hanno titolarità di farlo perché le norme edilizie lo consentono per attività temporanee fino a 180 giorni. E ciò risponde ai requisiti del Dpr, dunque la valutazione è corretta. In più aggiungono che in materia paesaggistica non è soggetta ad autorizzazione perché sarebbe edilizia libera. Una struttura non ancorata al suolo e priva di fondazione. Non c’è difformità rispetto al Dpr 31/2017. Ma ci sono altri requisiti. La struttura deve essere temporanea per un periodo di 120 giorni in questo caso, dunque rispetto alla norma edilizia il periodo è inferiore di 60 giorni». Il problema per Bedini sarebbe un altro: «L’attività non rientra tra quelle previste in queste circostanze (eventi, manifestazioni ecc.). Loro parlano di padel, campionato di serie D, allenamenti e preparazione, più il riparo da condizioni climatiche. Per noi dunque non è compatibile e non è legittima. Il 28 dicembre ho firmato l’ordinanza di rimozione e dal 13 gennaio la raccomandata è trasmessa. Dunque il 28 gennaio è scaduto il termine per l’ottemperanza. La società ha fatto richiesta di accesso agli atti dichiarando che c’è stata la lesione degli interessi con possibilità di ricorso al Tar. Ho dato disposizione di eseguire un sopralluogo ed è stato effettuato stamane. La struttura non è stata rimossa. Daremo – ha concluso – corso a ciò che prevede il codice del paesaggio coinvolgendo prefettura e soprintendenza».
GIUGNO 2022, LO STOP DELLA SOPRINTENDENZA ALLA COPERTURA
GIUGNO 2021, IL PRIMO TENTATIVO: INIZIA LA SERIE DI NO DELLA SOPRINTENDENZA

L’incertezza
Sono intervenuti sul tema quasi tutti i consiglieri: «Ma esiste una copertura che possa essere trasparente?», l’input di Mirko Presciuttini (AP). «Non credo, ma ci sono colorate e con elementi di schermatura», la replica del dirigente. Rogari è poi tornato di nuovo all’attacco: «Doveva essere schermata in verde e invece sono stati piantati alberi di 30 centimetri. C’è massimo risparmio per un massimo guadagno, esiste il vincolo. Sotto c’è un campo di calcio abbandonato e il Comune può proporre di rilevarlo per realizzare i campi lì. Il problema attuale è che c’è un danno ambientale per Collescipoli». Chi invece ci è andata più leggera è stata Agnese Passoni (AP): «Il disagio lo hanno anche gli imprenditori, capiamo tutti. Lei parla di piante basse. Ma se dovessimo riuscire a trovare una soluzione con l’azienda affinché si impegnino a venirvi incontro potreste essere soddisfatti? Penso ai posti di lavoro». A questo punto si è reinserito Verdecchia: «Passoni ha ragione, ma occorre il rispetto delle norme e non lo decidono i cittadini. Serve essere rispettosi». Martedì il Collescipoli Sporting Club ha chiesto di essere audito, come reso noto dal presidente della commissione Andrea Sterlini.
LA BAGARRE PER IL PADEL A COLLE DELL’ORO

Richiesta respinta
Marco Cecconi (FdI) ha puntato su altro: «Le inadempienze fanno la differenza, dopodiché ci sono soluzioni. Ma bisogna vedere se si può tenere tutto insieme. Mi pare di capire che si possa risolvere circondando la struttura con alberi di alto fusto». Francesco Maria Ferranti (FI) ha tirato in ballo anche il Panoramic Padel di Colle dell’Oro per un discorso complessivo rivolto al dirigente comunale: «C’era il vincolo del ‘pallone’ verde, quest’anno non c’è rispetto a ciò che rivendicavate lo scorso anno. In ogni caso audire è sempre utile però il Comune si deve muovere con le norme. Se fossero state rispettate non ci troveremmo di fronte a queste polemiche», il riferimento in quest’ultimo caso a Collescipoli. Bedini in un successivo appuntamento farà poi il punto sugli obblighi non rispettati da parte della società e in generale per l’impiantistica per il padel. Pierluigi Spinelli (PD) si è fatto avanti per chiedere se quella del 28 dicembre è la prima ordinanza del genere: «Per la pressostruttura permanente ogni inverno c’è stata la non approvazione della soprintendenza. Questa installazione viene invece considerata temporanea ma, come ribadito, deve essere per eventi/manifestazioni non ordinarie. Panoramic padel? C’è la prescrizione per il colore verde, qualunque altra modalità non è ammessa». Cecconi chiede di votare per l’audizione del Collescipoli Sporting Club, ma prima interviene a gamba tesa Roberta Trippini (AP): «Giusto sentire la controparte, però l’installazione non è approvata e qui si parla di leggi. Vanno rispettate. Bedini ci ha illustrato bene come stanno le cose». Infine il colpo di scena: AP (la Passoni) chiede una sospensione di 5 minuti – saranno di più – per parlare ed ecco che arriva il diniego all’audizione della società coinvolta. Evidentemente – sensazione di chi era presente – non tutti la vedevano allo stesso modo. Sviluppi in arrivo. Complicato non attendersi una presa di posizione formale della società.