Le prime «prove di distacco», che a sentirlo dire, a uno sembra che si parli di una missione spaziale, «le faremo entro un mese e se tutto andrà come speriamo, asporteremo tutti i mosaici della fontana di piazza Tacito e poi, in accordo con la soprintendenza, con la quale è stato ripristinato un corretto rapporto di collaborazione, decideremo se questi dovranno essere ‘musealizzati’ o se potranno essere riposizionati in sede, dopo il loro restauro ed i lavori di sistemazione del ‘massetto’, ed integrati con nuovi pezzi che completino l’opera e la riportino all’aspetto originario».

La fontana Sembra, a sentir parlare l’assessore Stefano Bucari, che per la fontana di piazza Tacito, a Terni, si sia finalmente trovato un verso. Ma sarà bene aspettare un po’. Perché le cose starebbero così: i disgraziati mosaici della fontana dovrebbero essere asportati – «da aziende specializzate indicate dal Ministero e con tecniche certificate», dice Bucari – con una tecnica che prevede, ci si perdoni la banalizzazione, la loro copertura con una resina speciale e il distacco dalla base su cui poggiano.

La base «Tolti e messi in sicurezza i mosaici – dice l’assessore – ci si potrà dedicare al rifacimento del ‘massetto’, la base su cui poggiano e predisporlo ad ospitarli nuovamente». Nel frattempo, e di tempo ce ne sarà per decidere, visto che passerà un annetto, «verrà deciso, insieme, se riutilizzare le tessere asportate e restaurate, integrandole con altre tessere nuove, fatte come previsto nei disegni di cui siamo in possesso, o se rifare da capo tutti i mosaici e scegliere anche il luogo nel quale ospitare le tessere dei mosaici asportate».

Ipotesi peggiore Questo, ovviamente, nel caso in cui si riesca a staccare le tessere senza problemi, perché non è detto che la cosa sia così semplice come si spera: «Se si dovesse verificare, invece, che le tessere dei mosaici non si stacchino – spiega Stefano Bucari – si dovrà fare un lavoro più complesso, ovvero asportare anche un leggero strato del massetto sul quale poggiano, attraverso operazioni di taglio successive. Ma siamo molto ottimisti, perché i tecnici sono praticamente certi che questo non sarà necessario».

Il progetto Il progetto di recupero della fontana di piazza Tacito ha preso il via il 16 luglio del 2013 – la spesa prevista era di circa 615mila euro, 250mila dei quali della fondazione Carit. L’11 agosto del 2014 è stato montato il nuovo ‘pennone’ in acciaio inox ultra-resistente, alto 29 metri; mentre l’impianto idraulico è stato completamente rifatto. I lavori, nel frattempo, si sono spesso interrotti. Le polemiche mai. Ma forse siamo ad una svolta.