Erba in crescita, cancelli chiusi con pesanti lucchetti, telefono staccato, nessuno in vista, aria di abbandono. Quella che era una piccola perla del patrimonio della Diocesi di Terni-Narni-Amelia, sta lì, abbandonata, sulla collina di Collerolletta.
Villa Spirito Santo La struttura ricettiva ternana – era controllata dall’assistenza diocesana di Terni, ma ora non più – ufficialmente è in vendita. Ma la trattativa – ovviamente riservata – sarebbe piuttosto complicata. La struttura – un palazzo del 1600, con una trentina di camere, ovviamente il ristorante, spazi per riunioni, meeting e, ça va sans dire, una piccola cappella «per la meditazione personale e incontri di preghiera» – non è quelle che vanno via per due euro, ma la Diocesi ha bisogno di fare cassa. E possibilmente alla svelta.
VILLA SPIRITO SANTO OGGI – LE FOTO
I debiti Non è un mistero, infatti, che la Diocesi sia ancora alle prese con una situazione economica delicata (ne sanno qualcosa all’istituto Leonino): il prestito di 12 milioni di euro ottenuto dallo Ior a settembre 2013 era senza interessi, ma quei soldi – che avevano tappato una parte del ‘buco’ nelle finanze diocesane, oggetto anche di inchieste giudiziarie – devono essere restituiti in dieci anni. E ne sono già passati quasi quattro.
«Tempi brevi» Dalla Diocesi – padre Giuseppe Piemontese, il vescovo di Terni, non ha mai mostrato troppa voglia di parlare di questioni economiche e men che meno della mole debitoria con la quale è chiamato a confrontarsi – si limitano a dire che «sono in corso trattative per la vendita, che possa essere confacente al valore dell’immobile. Trattative da concludere in modo positivo in tempi brevi». Anche perché più tempo passa e maggiori sono i rischi di veder andare in rovina un patrimonio che avrebbe potuto e forse dovuto essere sfruttato meglio.