di S.F.

Se ne parlava da tempo e in concreto qualcosa si è già mosso. Ora c’è anche il documento formale firmato dal dirigente ai lavori pubblici Piero Giorgini: c’è l’approvazione della perizia di variante in corso d’opera per il I stralcio della ristrutturazione del teatro Verdi che, in teoria, si sarebbe dovuto concludere per settembre 2024. Come noto non sarà così. Un passaggio che comporta una diminuzione della lavorazioni affidata alla Krea Costruzioni per ben 433 mila euro, Iva compresa.
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La variazione contrattuale in riduzione è pari al 6,49% rispetto all’importo originario. Bene, ma per quale motivo? Il lavoro sulla variante è iniziato già in primavera ed è stata perfezionata in quanto funzionale «per il completamento dell’opera e la sua piena utilizzazione, evitando lo spreco di risorse pubbliche ed anticipando i tempi di realizzazione per giungere alla conclusione dell’intero intervento (stralcio I e stralcio II)». Tutto ciò, viene sottolineato, senza determinare «sostanziali modifiche al progetto originario». Ciò causa la concessione di ulteriori 168 giorni alla società narnese per l’esecuzione dei lavori in varianti, «dovuti alle lavorazioni anticipate dallo stralcio 2 allo stralcio 1, con cambio di tecnologia realizzativa dei pali e delle opere di contrasto, che comportano lavorazioni più lunghe rispetto al primo stralcio esecutivo di gara, tuttavia più economiche».
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La storia ha preso il via il 26 marzo scorso quando il direttore dei lavori ha chiesto al responsabile unico del procedimento – la posizione di elevata qualificazione Matteo Bongarzone – la perizia di variante per una serie di aspetti legati al progetto esecutivo: l’ottimizzazione delle attività di scavo, lo smontaggio di alcune porizioni dei muri storici laterali, il riposizionamento della gru in un unico punto, l’anticipazione di alcune operazioni sui sottoservizi e l’eliminazione delle opere impiantistiche/strutturali transitorie. Ciò per fronteggiare «circostanze, impreviste ed imprevedibili in fase progettuale, verificatesi nel corso dell’appalto». L’elenco è lungo: di mezzo ad esempio il rinvenimento di materiali pericolosi all’interno del teatro e di una soletta in calcestruzzo su tutto vico Sant’Agape, il ritrovamento di manufatti di epoca moderna/contemporanea, la presenza di cunicoli antiaerei e altro ancora. Tutto sottoposto al parere della soprintendenza dell’Umbria. In ogni caso al momento si è in stand-by per la questione rondini. La consegna totale dei lavori per il I stralcio risale al 26 giugno 2024.