di S.F.
Sono trascorsi quasi due anni dal via libera per il trasferimento della scultura del Thyrus dai giardini di viale Campofregoso al cortile interno di palazzo Spada. Un passaggio delicato che coinvolge il Comune, la fondazione Carit, la Coo.Be.C di Spoleto, Asm e soprattutto la Soprintendenza: ora, a fatica, è arrivata l’approvazione del progetto per l’esecuzione dei lavori di restauro/conservazione e del nuovo posizionamento con basamento in asse con la finestra centrale dell’edificio. La statua sarà dunque spostata a 60 anni – 1960 – dalla collocazione attuale.

Ancora un restauro
L’iter è stato allungato da ciò che è accaduto nel marzo dello scorso 2019, vale a dire il danneggiamento del Thyrus: «Dopo l’ultimo restauro – 2016 – la statua si conservava comunque in buone condizioni. Tuttavia alcune sue parti per effetto degli atti vandalici hanno subito evidentemente un trauma da impatto che ha comportato la caduta pressoché totale delle ricostruzioni. Esse erano state confezionate in boiacca di cemento con scarsa carica di inerte sostenuto da elementi metallici in ferro ora tutti a vista. I danni sono concentrati sulla parte anteriore del muso del drago e sulle sopracciglia tutte di ricostruzione. Sul lato destro della bocca si nota una esigua, ma irrimediabile perdita di materiale lapideo originario». Risultato: bisogna rifare il lavoro. Poi le interlocuzioni son la Soprintendenza per l’autorizzazione, le modifiche e l’aggiornamento del progetto esecutivo risalente ad inizio maggio.

Lampione e verde, lavori propedeutici
Prima di procedere dovrà entrare in azione Asm per lo smontaggio temporaneo di un palo dell’illuminazione nei giardini di viale Campofregoso e – al momento la situazione non è delle migliori – per la potatura degli alberi, passo necessario per far entrare l’autogrù. L’intervento sarà finanziato direttamente dalla fondazione Carit attraverso l’Art Bonus. A spingere in particolar modo sulla questione è stato il consigliere di Terni Civica Michele Rossi: «Nei giorni scorsi vi sono stati vari sopralluoghi, con l’Afor per il taglio del verde – sottolinea il vicesindaco Andrea Giuli – che dovrebbe cominciare in settimana e con l’Asm per lo spostamento di un lampione. Dopodiché, in tempi che dovrebbero essere ormai ragionevolmente brevi, l’azienda provvederà alla rimozione del Thyrus per il restauro e la successiva ricollocazione. Scanso sorprese, dunque, l’iter è sbloccato ed ora può procedere».