«Treofan (che possiede una capacità produttiva superiore a 200.000 tonnellate annue di film BOPP distribuita tra quattro stabilimenti: due in Italia -Terni e Battipaglia – uno in Germania – Neunkirchen – e il quarto in Messico – Zacapu) ha presentato a Francoforte i risultati finanziari relativi all’esercizio 2016, che vedono un giro d’affari pari a 414 milioni di euro, un margine operativo lordo (Ebitda) di 38 milioni (contro i 32 milioni di un anno prima), a fronte di volumi produttivi pressoché stabili: 157.000 tonnellate contro le 155.000 tonnellate del 2015», lo scrive il magazine specializzato Polimerica.

Le specialties Il giornale specializzato dice che «in linea con il piano industriale 2018 – 2020 presentato a febbraio, crescono le specialità, passate dal 69 al 72 percento delle vendite, con l’obiettivo di raggiungere quest’anno una quota del 75%». Il Ceo di Treofan, Walter Bickel, spiega che «vogliamo diventare leader nei film con soluzioni superficiali innovative, combinando la nostra esperienza tecnica con i rapporti preferenziali che intratteniamo con i principali marchi regionali e internazionali e con i maggiori trasformatori. Stiamo quindi accelerando lo sviluppo di soluzioni innovative integrate, collaborando con diversi partner lungo tutta la filiera».
Treofan Italia Il gruppo tedesco, scrive ancora Polimerica, «prevede di ottenere risparmi sui costi attraverso ottimizzazioni legate al piano di efficienza Nico(Next Improvement Challenge Operational). Si è partiti in Italia, riorganizzando le attività in una struttura direzionale snella che gestisce i due stabilimenti di Terni e Battipaglia, e si è proseguito con la ristrutturazione del sito tedesco di Neunkirchen, iniziata l’anno scorso e che sarà completata entro la fine di quest’anno. L’obiettivo è tagliare i costi per 22 milioni di euro l’anno entro il 2020, che si aggiungono ai risparmi per 23 milioni di euro già conseguiti tra il 2013 e il 2015. Parallelamente, il gruppo sta investendo negli impianti produttivi per sostenere la transizione verso le specialità. Sono stati deliberati investimenti per quasi 50 milioni di euro, tra Italia e Messico.