La Corte d’assise d’appello di Perugia – presidente Paolo Micheli – mercoledì mattina ha confermato la pena di otto anni di reclusione per omicidio preterintenzionale, stabilita in primo grado lo scorso 27 settembre dal gip di Terni Barbara Di Giovannantonio con le modalità del rito abbreviato, nei confronti del 28enne Samuel Obagbolo, originario della Nigeria. La corte depositerà le motivazioni entro i prossimi 90 giorni.
Il giovane era stato arrestato dai carabinieri di Terni in seguito alla morte del 39enne tunisino Ridha Jamaaoui, aggredito – secondo le risultanze investigative dell’Arma, con il coordinamento del pm Barbara Mazzullo – a calci e pugni al culmine di una lite per futili motivi avvenuta la sera del 27 novembre 2022 in via Romagna, a Terni, nel quartiere di borgo Bovio.
Samuel Obagbolo, attualmente detenuto nel carcere di Perugia-Capanne e presente mercoledì in aula, è difeso dall’avvocato Francesco Montalbano Caracci: «Leggeremo con attenzione le motivazioni – afferma il legale – ma posso dire sin da ora che presenteremo certamente ricorso per Cassazione. La dinamica dell’accaduto non è stata mai chiarita fino in fondo perché, a nostro giudizio, questo procedimento ha evidentemente sofferto di indagini non complete».
Nel corso dell’udienza, dopo la procura generale, sono intervenuti i legali delle parti civili – l’avvocato Paolo Cipiccia per la figlia della vittima e l’avvocato Maurizio Filiacci per la sorella, il cognato ed i nipoti – e quindi la difesa del 28enne. Relativamente breve la camera di consiglio, durata meno di un’ora.
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- I rilievi sul posto
- Samuel Obagbolo
- Ridha Jamaaoui
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