Terni, vaccini: i criteri non tornano e sporge denuncia ai carabinieri

La donna si è prenotata alla mezzanotte di lunedì, ma ancora non ha appuntamento: «Già vaccinate persone più giovani»

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di F.L.

Di cittadini imbufaliti per il ‘caos’ vaccini ce ne sono diversi, in questi giorni, soprattutto nella fascia degli over 60, visto che non è ancora chiaro quale criterio sia stato utilizzato per stabilire l’ordine degli appuntamenti. Di certo, la protesta più dura e clamorosa di tutte l’ha messa in pratica una 69enne di Terni: si è presentata dai carabinieri, a cui ha sporto una denuncia per chiedere di «fare luce sulle modalità di accesso alle vaccinazioni» e che, «qualora dovessero emergere responsabilità, siano perseguite».

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Il problema è analogo a quello di molti altri suoi coetanei umbri: ai militari dell’Arma di Terni che hanno raccolto la denuncia – ma anche in una missiva inviata dalla stessa 69enne alla direzione sanità della Regione – la donna ha infatti spiegato di essersi collegata alla mezzanotte del 17 maggio (primo giorno disponibile per la sua fascia di età) al portale del Cup dedicato alle prenotazioni per prenotare il proprio vaccino. Davanti a sé aveva però già 1.500 persone, «perché il sistema era stato attivato prima delle 00.00». «Dopo 27 minuti – continua nel suo racconto – sono riuscita ad inserire il codice fiscale ed il numero di cellulare, poi la procedura si è conclusa con un laconico ‘Sei stato inserito nella lista di attesa per la prenotazione del vaccino’, senza – come noto – nessun numero progressivo o numero di protocollo».

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Avanti i più giovani

Ma quello che ha fatto infuriare ancora di più la signora è l’aver scoperto, mercoledì, che «diverse persone che conosco personalmente, senza alcuna patologia ma solo ricomprese nella fascia di età 60-69 anni, avendo prenotato la mattina del 17 maggio dopo le 9, cioè oltre 8 ore dopo di me, hanno ricevuto la prima dose di vaccino». Circostanza poi confermata informalmente presso il punto vaccinale del ‘Casagrande’, sempre a Terni, dove gran parte delle persone vaccinate mercoledì erano nate nel 1957. Molte di loro hanno a loro confermato «di aver effettuato la prenotazione a metà mattina del 17».

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In tutto ciò la 69enne sottolinea anche di essere affetta da cardiopatia e di avere un figlio portatore di handicap che, nonostante gli siano riconosciute le agevolazioni della legge 104, verrà vaccinato solo il 1° giugno. In attesa di scoprire la sorte della sua prenotazione, la donna – oltre alla denuncia – ha chiesto direttamente alla Regione Umbria di chiarire le modalità di accesso e i criteri di priorità che determinano le prenotazioni del vaccino, con tanto di richiesta della documentazione relativa.

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