di S.F.

Tredici dicembre 2021. Per molti a Terni è una data priva di particolare significato. Non di certo per chi vive in via Perillo, via Teofoli o via Castellani: è trascorso un anno dall’adozione della variante parziale al piano attuativo per Cospea Alta e alla parte operativa del Prg nell’ambito dell’intervento che vede coinvolte la Immobiliare Petrollini & Co, la Ital C.E.I.A. srl e G.P. Ideoplast. A dodici di mesi di distanza c’è ancora da fare per arrivare alla vera svolta della vicenda, vale a dire l’approvazione. Il nodo resta sempre lo stesso, il più che atteso – da decenni – sottopasso con eliminazione del passaggio a livello che ‘tormenta’ i residenti.
SOTTOPASSO COSPEA 2, TUTTI I DETTAGLI: STOP 5.000 MC SUPERFICIE COMMERCIALE
13 DICEMBRE 2021, SI ADOTTA LA VARIANTE PER COSPEA ALTA
LA NUOVA CONVENZIONE ED I DETTAGLI DELLE OPERE – IL DOCUMENTO

Rfi e tempi lunghi
Perché non si procede all’approvazione della variante e, in questo modo, arrivare alla stipula contrattuale tra le parti? Da quel momento scatteranno i due anni di tempo per completare l’operazione, compresa tutta l’urbanizzazione dell’area. In sostanza – il tema è noto – si deve trovare la quadra sul progetto esecutivo del sottopasso carrabile e ciclopedonale visto il necessario coinvolgimento di Rfi e anche di chi possiede proprietà in zona: per un periodo le Ferrovie dello Stato avevano anche ipotizzato la possibilità di procedere con un raddoppio della linea, poi lo stop e il rientro sul piano originario. Alla fine è questa la problematica di base, lo ‘scatolare’. Per il resto – da quanto si apprende – sulle altre opere previste non ci dovrebbero essere particolari difficoltà. Le ultime ‘stime’ indicano il deposito del progetto del sottopasso al Comune entro febbraio 2023.
VARIANTE PRG COSPEA, I GRAFICI DEL LOTTO
NOVEMBRE 2021: «NUOVO SOTTOPASSO? DUE ANNI»

Di cosa si tratta
Da ricordare che la variante prevede «il trasferimento e lo spostamento di parte della volumetria residenziale già prevista in altra sede dal piano attuativo già approvato e contestuale soppressione della già prevista superficie per attività commerciali pari a mc 5.000» con diminuzione complessiva della cubatura totale rispetto al piano originario da 123.750 mc a 118.750 mc, «ferme restando le volumetrie complessive residenziale e per servizi che rimangono rispettivamente pari a mc 116.310 e mc 2.440». C’è inoltre la riduzione dell’area destinata ad attrezzatura di interesse comune. Il costo originario – facile ipotizzare un incremento, come sta accadendo per tutte le opere pubbliche e private – per il sottopasso e gli adeguamenti della viabilità era di 1 milione 265 mila euro. Il convenzionamento del piano attuativo in questione è in origine del 1° giugno 2006. I cittadini attendono con la consueta, estrema pazienza.