Terni, via libera all’abbattimento di 8 pini e 2 platani in viale Tito Oro Nobili

L’esito del controllo e le conseguenze: via un bel po’ di alberi. Questione di sicurezza e impatto sulla strada

Condividi questo articolo su

di S.F.

Non solo via Alfonsine. Abbattimenti di alberi anche in una zona più centrale di Terni ad alto volume di traffico veicolare: c’è il semaforo verde per eliminare otto pini domestici e due platani a pochi metri dalla stazione ferroviaria.

L’ABBATTIMENTO IN VIA ALFONSINE

Nannurelli e Aniello

Il perché

Tutto legato alla relazione tecnica dell’Afor firmata dal dottore forestale Andrea Barbagallo: è lui ad essersi occupato della perizia fitopatologica e statico meccanica di 53 esemplari tra via Tito Oro Nobili, via Alfonsine e piazza Bonanni a Piediluco. Bene, l’esito? Otto pini e due platani sono classificati in classi di propensione al cedimento ‘D’ e, di conseguenza, «devono essere abbattuti a tutela della pubblica incolumità». Per gli altri invece è stato raccomandato un intervento di potatura per l’alleggerimento delle chiome. Questioni tecniche. Nell’ordinanza viene esplicitato il fatto di prendere in considerazione «interventi di messa a dimora sostitutiva di alberi utilizzando specie idonee al contesto, previa verifica della compatibilità della presenza di alberi con le condizioni del sottosuolo presenti e delle caratteristiche delle aiuole». Firma il sindaco Stefano Bandecchi con il funzionario tecnico Federico Nannurelli responsabile del procedimento.

SI RIMETTE MANO AI LECCI IN PIAZZA TACITO

La strada

C’è un input specifico di Barbagallo su questo fronte: «Necessario approfondire la tematica relativa all’interazione degli apparati radicali con le superfici impermeabilizzate adiacenti (marciapiedi e strade). Si riferisce infatti come in entrambi i contesti il terreno risulta quasi completamente impermeabilizzato e si rilevano lungo i marciapiedi e le carreggiate stradali tracce di scavi, chiaro segnale di una elevata pressione antropica tipica del contesto urbano di una città e di vie altamente trafficate. Tale condizione ha determinato evidenti danneggiamenti delle pavimentazioni circostanti; è parere dello scrivente che un qualsiasi intervento di ripristino della sede stradale non può prescindere da un preliminare intervento di recisione e relativa asportazione dell’apparato radicale delle piante arboree in questione, per poi poter procedere al rifacimento della pavimentazione». C’è dunque il semaforo verde per l’abbattimento e poi ripristinare le condizioni di sicurezza della strada.

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli