di S.F.

«Speriamo di poter partire in primavera con il cantiere di completamento del primo lotto prestazionale da 2,1 milioni di euro. Ci vorrà almeno un anno di lavoro». Queste le tempistiche aggiornate per la travagliata vicenda legata all’appalto per la bretella di collegamento tra via Urbinati e Strada Santa Maria Maddalena a Terni: l’aggiornamento generale della vicenda l’ha data il responsabile unico del procedimento, il funzionario tecnico Federico Nannurelli, in occasione della III commissione di martedì pomeriggio a palazzo Spada in compagnia della vicesindaco Benedetta Salvati. L’intervento fu inserito in origine nel piano delle opere pubbliche nel 2008 ed a distanza di quattordici anni siamo ancora in queste condizioni. Vale a dire tanto degrado e problemi da gestire. Nel corso del tempo l’incremento dei costi è stato quantificato in 1,5 milioni di euro rispetto ai 3 previsti oltre un decennio fa.
IL CRITERIO PER L’APPALTO SARÀ IL PREZZO PIÙ BASSO
IL FALLIMENTO DELLA EDILWAL COSTRUTTORI

L’isolamento ed i problemi
In sostanza la commissione si è riunita per approvare una variazione di bilancio riguardante l’escussione – Edilwal Costruttori Srl coinvolta – della polizzia fidejussoria (vale il 10% dell’importo dell’opera) in seguito alla risoluzione contrattuale in danno in seguito alle inadempienze dell’appaltatore. Percorso tortuoso considerando che di mezzo c’è stato anche un contenzioso con l’assicurazione e l’intervento dell’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni. C’è da far ripartire il cantiere e anche di fretta per evitare un ulteriore aumento dei prezzi: «Siamo riusciti – ha specificato Nannurelli – a definire un quadro complessivo e per il primo lotto prestazionale abbiamo la cifra completa, 2,1 milioni di euro. Pronti a pubblicare la gara e speriamo di partire in primavera». In questa fase è previsto il completamento della rotatoria di via Urbinati e l’ultimazione delle opere strutturali, impalcato del ponte compreso. Come noto il quartiere è rimasto pressoché isolato per le varie problematiche andate avanti nel tempo. Senza contare che il lavoro sull’urbanizzazione da parte del privato è da finire. Alessandro Gentiletti (Senso Civico) ha ciesto lumi sul reclamo all’Ivass, mettendo in allerta su un possibile «danno erariale se mettiamo i soldi a bilancio e poi bisogna restituirli senza avere la certezza dei fondi». Sul tema il funzionario di palazzo Spada è stato netto: «Anche il garante ci ha detto che avevamo pieno diritto al ‘ristoro’ della somma». Mai avviata la procedura per la seconda parte – prevista dal Prg – dell’intervento riguardante il collegamento tra Strada Santa Maria Maddalena e piazzale Girolamo Bianchini Riccardi.
IL RECUPERO DELLE RISORSE
28 GENNAIO 2021, RISOLUZIONE CONTRATTUALE CON LA EDILWAL
La dignità da restituire e il rischio prezzi
Definire un disastro lo stato dell’arte in via Urbinati non è esagerato. Lo sa bene sia la parte politica che quella tecnica: «Bisogna ripristinare – ha aggiunto Nannurelli – una sorta di dignità ed è una corsa ad ostacoli perché si prevedono ulteriori incrementi dei prezzi e occorre togliere dall’isolamento il quartiere. Per il primo lotto prestazionale ci vorrà almeno un anno di lavori, poi dovremo finanziare le opere per il secondo». Mutuo? Molto probabile. A dar forza al concetto ci ha pensato la Salvati: «Il tariffario approvato a luglio 2022 dalla Regione non sarà più valido a gennaio». In definitiva il Comune deve sbrigare ad affidare l’appalto: «Dobbiamo andare avanti per ‘bloccare’ il prezzo del primo lotto altrimenti non parte più», il rischio. Dubbiosa anche l’esponente del Pd Tiziana De Angelis: «Sulle maggiori somme non coperte avete delle ipotesi per coprirle?». Sollecitato Nannurelli di muovo: «L’incremento dei costi da 1,5 milioni di euro in parte è stato compensato dall’escussione sul primo e secondo appalto (mezzo milione di euro), il rimanente milione riguarda il secondo lotto prestazionale che sarà programmato per il 2024». Sempre che tutto vada per il verso giusto.