Diana Bacosi non delude all’Asaka Shooting Arena. La prima – speriamo non l’ultima – medaglia umbra alle Olimpiadi di Tokyo 2020 è la sua: la 38enne tiratrice di Città della Pieve, già vincente a Rio de Janeiro 2016, ha conquistato l’argento nella finale dello skeet disputata contro la statunitense Amber English, la cinese Meng Wei, la russa Natalia Vinogradova, la tedesca Nadine Messerschmidt e la thailandese Isarapa Imprasertsuk. L’unica a far meglio dell’atleta dell’Esercito è stata la 31enne di Colorado Springs, più precisa nel tête-à-tête decisivo (56 a 55, con tempo di nuovo record olimpico stabilito). In precedenza la Bacosi aveva concluso con un perfetto 75/75 la prima giornata di qualificazioni, quindi – pre atto conclusivo – il punteggio complessivo di 123/125 solo alle spalle della Wei.
La dedica
«Ho dato tutto e sono contenta così», le parole dell’umbra dopo l’ottima finale: «Ho dato continuità alle mie prestazioni e alla fine ho perso l’oro per un piattello: nello sport può succedere. Sono molto emozionata, è una medaglia che voglio dedicare a tutti gli italiani, perché è stato un anno difficilissimo per tutti: la pandemia ci ha messo in ginocchio ma noi, come popolo, siamo stati capaci di rialzarci, nella vita come nello sport». A festeggiarla anche la sottosegretario di Stato alla presidenza del consiglio dei ministri – delega allo sport – Valentina Vezzali, il coach Andrea Benelli e il presidente Fitav Luciano Rossi.


