Il corpo senza vita di un uomo di mezza età , F.F le sue iniziali, è stato ritrovato martedì mattina nelle acque del lago Trasimeno, nella zona del molo vecchio di Sant’Arcangelo di Magione. L’uomo era un pescatore della zona.
Soccorsi inutili A notare un giubbotto e una piccola imbarcazione rovesciata nelle acque del lago, a un centinaio di metri dalla riva, è stato un passante che ha poi dato l’allarme al 118. Da qui la segnalazione è stata trasferita alla centrale operativa della polizia provinciale di Perugia che con una pilotina si è recata sul punto del ritrovamento.
La salma del poveretto è stata individuata ad una cinquantina di metri dall’imbarcazione rovesciata, nello specchio d’acqua antistante vocabolo ‘La Frusta’. Con i mezzi a disposizione, gli agenti della polizia provinciale sono stati costretti ad ancorare il corpo al natante, troppo alto per issarlo a bordo, mentre per il recupero vero e proprio sono intervenuti i vigili del fuoco con un gommone. Da terra, i carabinieri hanno seguito tutte le operazioni di recupero della salma: spetta a loro l’accertamento delle cause della disgrazia.
Ipotesi Secondo una prima ricostruzione, la rete da pesca che l’uomo stava utilizzando sarebbe rimasta impigliata nell’elica del piccolo natante. Elemento, questo, che potrebbe aver causato la caduta letale nelle acque del lago.