L.P.
Villa, bar, ristorante, spiaggia, foresteria e, addirittura, il Castello. Tutto in mano ai privati. Sembrava un’idea malsana, da evitare come il peggiore dei mali, eppure dopo quasi due anni la Provincia ci riprova. Con un bando – c’è tempo fino al 26 febbraio per partecipare – è stato pubblicato l’avviso di affidamento in concessione per sei anni di immobili e terreni agricoli all’isola Polvese.
Ipotesi non nuova Già due anni fa, quando presidente della provincia era l’attuale consigliere regionale Marco Vinicio Guasticchi, la proposta fece storcere il naso a sindaci e abitanti del Trasimeno tantoché alla fine, dopo averla inserita nella lista delle dismissioni – si ipotizzava la vendita dell’isola a 30 milioni di euro nel 2016 – la delibera venne ritirata. Associazioni, cittadini, istituzioni, nonostante le criticità del bilancio dell’ente, a tutti sembrava un orrore svendere ai privati un territorio naturalmente così ricco e denso di storia, da sempre a disposizione della comunità . Oggi quello spauracchio, però, torna a far paura.
Le proprietà Nel bando si parla di affidamento in concessione finalizzato alla gestione di varie strutture e terreni di proprietà dell’Ente presso l’isola Polvese. Villa con annesso bar, ex casa del custode, sala polivalente, ristorante self-service, servizi igienici, spogliatoi e ancora il Castello con la ex foresteria, la piscina ‘Porcinai’, la chiesa di San Giuliano, una palazzina di uffici. Ma anche la gestione di un terreno di circa 40 ettari con oltre quattro mila olivi. Il tutto, si badi bene, solo per la raccolta delle olive, orticoltura, apicoltura e zootecnica. Da qui alla scadenza del bando qualcuno potrà sognare di gestire un vero e proprio paradiso terrestre. C’è tempo fino a mezzogiorno del 26 febbraio, le buste verranno poi aperte tre giorni dopo negli uffici di via Palermo.
Riqualificazione Niente piscine e campi da tennis come si era lasciato intendere anni fa, dunque. Dalla Provincia fanno sapere che lo scopo è solo quello di qualificare l’accoglienza turistica dell’Isola che rimane, comunque, di proprietà provinciale. Per il vicepresidente con delega al patrimonio Roberto Bertini, il concessionario che risulterà aggiudicatario della presente procedura dovrà gestire i servizi di ricezione e ristorazione avvalendosi di personale specializzato e mezzi propri, ottimizzando al meglio le proprie risorse professionali ed osservando nell’erogazione dei servizi, il rispetto delle vigenti normative. «Contiamo sulla professionalità dei futuri gestori – commenta Bertini – che dovrà essere all’altezza del luogo, tra i più attraenti della regione, considerato che la Polvese nei fine settimana primaverili ed estivi accoglie mediamente duemila visitatori»