di S.F.

Fideiussione, organizzazione del settore giovanile, licenza nazionale per l’iscrizione al campionato, convenzione per il ‘Liberati’ e un discreto numero di scadenze da rispettare. In casa Ternana c’è l’assoluta certezza dalla scorsa settimana: la data del 15 giugno, indicata nell’annuncio di disimpegno di Simone Longarini, sarà rispettata. Addirittura anticipata, perché la società – questa l’intenzione – dirà il nome del successore della proprietà romana al massimo martedì: rush finale iniziato, lunedì l’ultima chiacchierata con gli interessati e già in serata idee chiarite. La nuova ‘era’ rossoverde sta per nascere.
UNICUSANO E LA SOCIETÀ DELLE SCIENZE UMANE
Lo ‘screening’ Primi dieci giorni – tra fine maggio e inizio giugno – a rilento, con tanto scetticismo e una fase di ‘screening’ prolungata per arrivare a un numero ristretto di soggetti: quelli – il perno del discorso di Simone Longarini – in grado di garantire almeno la continuità per un paio d’anni e, dunque, di mettere sul piatto sei milioni di euro. Non solo gli 800 mila euro della fideiussione e la semplice gestione tecnica della squadra, ma anche una struttura economica-finanziaria di livello

L’impennata In avvio di settimana si è passati al vero e proprio step definitorio per ‘scovare’ i veri imprenditori capaci di reggere – il problema delle quote sottoposte a sequestro giudiziario non ha di certo favorito le trattative, c’è il custode Costantino Franci che ha in mano il 51% della Sviluppo Editoriale s.r.l., la maggioranza del controllante – le richieste dei Longarini. L’unica ad esporsi con decisione e chiarezza è stata l’università telematica Unicusano del ‘patron’ Stefano Bandecchi: troppo per la società rossoverde, costretta a ‘chiamare a rapporto’ il gruppo del livornese in merito all’esposizione mediatica della trattativa dopo l’incontro di mercoledì a Roma tra Simone Longarini, l’avvocato Massimo Proietti e il manager romano Stefano Ranucci. Pressione Unicusano, replica Ternana e tutto risolto. Poi focus sugli altri: «Entro i primi giorni della prossima settimana – le parole pronunciate da Proietti giovedì pomeriggio – saremo in grado di dare tutte le risposte. Al risultato arriviamo, penso di poterlo dire a questo punto. Bisogna vedere come e con chi».
La visita di Piero Camilli Tante smentite a maggio, poi il passaggio di venerdì a Terni nello studio di Proietti a confermare l’interessamento del 66enne di Acquapendente – proprietario della Viterbese e della Ilco nord s.r.l.,azienda da oltre 7 milioni di euro di ricavi nel 2016 che vede coinvolti come soci anche i figli Vincenzo e Luciano – per le quote rossoverdi. Un nome comunque defilato – lo stesso vale per il terzo gruppo – rispetto alla posizione di Unicusano che, tuttavia, nelle ultime ore deve fare i conti con un crescente numero di tifosi contrari all’ipotesi di cambio denominazione rispetto all’inizio. Dita incrociate per Sandro Pochesci e Luca Evangelisti, con il tecnico speranzoso di rimettere piede al ‘Liberati’ da tecnico rossoverde dopo l’amichevole dell’agosto 2015.

L’ultimo incontro e il favorito Non è finita. L’avvocato Proietti è atteso da un ulteriore tête-à-tête con un terzo contender (base nel nord Italia, sarebbe già coinvolto in un club della seconda divisione italiana) in lizza per poi, a quel punto, lasciare la scelta definitiva alla famiglia Longarini dopo l’ultimo ‘taglio’: «Manca un ultimo incontro programmato per lunedì, quindi si chiude» sottolinea il legale ternano. La sensazione tuttavia è che la ‘squadra’ di Bandecchi sia in una posizione abbastanza confortevole nella corsa alla successione dei Longarini: «Saremo ben lieti di chiudere immediatamente la trattativa. Questo sulla base – l’imprenditore livornese, mettendo pressione, ha praticamente messo su piazza l’intesa preliminare con la proprietà romana – degli accordi ipotizzati e che quindi considero presi in quella circostanza». Anche perché Ranucci, finora, è stato l’unico ad essersi visto direttamente con Longarini nell’ultima fase. Intanto uno dei pochi rossoverdi ad avere il contratto non in scadenza, Leonardo Sernicola, festeggia in Corea del Sud – seconda presenza nel torneo dopo quella con il Giappone – la medaglia di bronzo nel mondiale ‘Under’ 20: successo ai rigori contro l’Uruguay nella ‘finalina’.

La transizione: «Da concordare» Via Aleardi martedì – ma non è esclusa che avvenga nella serata di lunedì – annuncerà chi prenderà il posto dei Longarini. Questo almeno nelle previsioni della società. Poi? Transizione immediata o fase ‘lenta’ di passaggio? «Questo – sottolinea l’avvocato Proietti – fa parte degli aspetti tecnici-giuridici da concordare e definire in queste ultime ore, dobbiamo vedere come fare in questo caso. Potrebbero esserci delle proposte più o meno allettanti per noi». Dal 18 dicembre 2004 al 13 giugno 2017, l’attesa sta per finire. E da Unicusano, nonostante la bagarre (poi risolta) di giovedì, filtra ottimismo. Poi nel caso si approfondirà il fattore legato – a meno che non ci sia un disimpegno su Fondi – alla doppia proprietà.