Truffatori scatenati fra Terni e Amelia: due denunce

Un’insegnante ternana è riuscita a sfuggire al classico tranello del finto avvocato. Beffa evitata anche per un’84enne di Amelia

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Truffatori scatenati nel ternano: a fronte di tre diversi episodi accaduti fra Terni e Amelia, i carabinieri sono riusciti a identificare e denunciare due soggetti.

Finti avvocati alla carica La prima truffa è quella tentata ai danni di un’insegnate ternana di 65 anni, brava – al pari di una 90enne di Terni – a non cadere nel solito tranello del ‘finto avvocato’, quello che si presenta – prima al telefono e poi di persona – per chiedere con urgenza i soldi necessari per la scarcerazione di un congiunto, in genere un figlio, finito nei guai in seguito ad un presunto incidente stradale accaduto lo stesso giorno.

Solito sistema La donna era stata contattata telefonicamente dal tipo che, attraverso un italiano forbito e privo di inflessioni dialettali, le aveva spiegato che il figlio si trovava in stato di fermo presso i carabinieri di San Gemini, per aver causato un incidente in cui era rimasto ferito il conducente di un ciclomotore. I soldi per ottenere l’immediata scarcerazione – 3 mila euro – dovevano essere versati presso la sede del legale, ad Orte, oppure direttamente a un collaboratore.

Messo in fuga L’insegnante, insospettita, si è comunque presentata all’appuntamento con il ‘collaboratore’ – un ragazzo distinto e ben vestito – che ha subito ribadito la richiesta di denaro. Un conciliabolo durato pochi minuti, concluso dall’arrivo del marito della donna che nel frattempo aveva anche avvertito il 112. Intuita la malparata, il ragazzo se l’è data a gambe facendo perdere le proprie tracce.

Finto decreto ingiuntivo La denuncia è invece scattata per un impenditore 45enne originario del foggiano e residente a Monza che, spacciandosi per un funzionario del ministero del Tesoro, ha contattato al telefono un signora 84enne di Amelia, vedova, spiegandole che nei suoi confronti era stato appena emesso un decreto ingiuntivo di 5 mila euro per alcuni debiti insoluti. Una grana che l’anziana – così le ha spiegato il tipo – avrebbe potuto risolvere versando subito 2 mila euro in contanti. Tutt’altro che covinta, la donna si è rivolta ai carabinieri di Amelia che, oltre a rassicurarla circa l’inesistenza del decreto ingiuntivo, sono riusciti a risalire all’identità del soggetto, poi denunciato per tentata truffa e sostituzione di persona.

Acquisto a vuoto Infine gli stessi militari del comando stazione di Amelia hanno denunciato un altro imprenditore, 40enne del bergamasco, perchè dopo aver venduto attraverso un sito on line diversi zaini ad un’associazione sportiva di Amelia, ottenendo un corrispettivo di 300 euro, non aveva mai provveduto ad inviare il materiale agli acquirenti.

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