C’è maretta in Umbria in merito al concorso scuola Pnrr 2 destinato in particolar modo ai docenti per l’infanzia (19 posti) e primaria (31 posti) sul territorio regionale.
In sostanza si tratta di un iter per stabilizzare gi insegnanti. Con un problema per l’Umbria: pochi posti a disposizione e quasi tutti tagliati per via del ‘doppio sbarramento’ previsto dal decreto ministeriale del 24 ottobre scorso. Alla prova orale vengono ammessi infatti un numero di candidati pari a tre volte quello dei posti messi a concorso per la singola classe o tipologia. Con punteggio minimo di 70.
«Essendo in Umbria molto pochi i posti messi a bando, l’effetto – spiega in merito l’avvocato Antonio De Angelis, colui che si occupa del ricorso al Tar – è dato che per essere ammessi all’orale occorre aver fatto punteggi altissimi: 90 per l’infanzia, 88 per la primaria. Conseguentemente, la gran parte dei partecipanti alla prova scritta non potrà accedere alla prova orale». Il ricorso, con numerose adesioni, chiede l’ammissione alla prova orale di tutti coloro che hanno preso almeno una votazione di 70. Vedremo gli sviluppi.