di P. C.
Era il 25 novembre dell’anno 1937, sedicesimo dell’era Fascista, quando il 17enne Giovanni Susta, nato il 17 febbraio 1920, conseguiva il diploma di ammissione al corso superiore dell’istituto Magistrale, presso il regio istituto ‘Bonghi’ di Assisi.
Un reperto sopravvissuto al tempo che passa
Immaginiamo l’emozione nel portare quel pezzo di carta a casa, a Bastia Umbra, e mostrarlo ai genitori Alessandro e Lucia Degli Esposti. SarĂ stato conservato per anni dentro una cartellina; magari per un periodo pure incorniciato; poi finito nel cassone dei ricordi, in soffitta o in un mobile dello studio. E lì sarĂ rimasto per decenni, passato ai figli, poi ai nipoti. Infine, finito chissĂ come in un libro; forse per proteggerlo dalle offese del tempo. Si tratta di una raccolta di fumetti: ‘Santi, i campioni della fede’.
Il libro venduto
Solo che quel libro qualcuno lo avrà messo in vendita, forse dopo un trasloco o dopo aver liberato una cantina. E qualcuno, un collezionista, lo ha comprato. Capita. A questo punto succede che né il venditore né il compratore sfogliano il libro, che parte da Bastia Umbra e arriva fino in Emilia, a Quattro Castella, a casa del signor Guido Reggi, che lo posiziona in una libreria, ripromettendosi di sfogliarlo, prima o poi.
Il ritrovamento del diploma
Passano altri anni. A casa Reggi c’è da spostare la biblioteca. E c’è da tirar giĂ¹ tutti quei libri, metterli in pila e poi riposizionarli nei mobili. Capita quindi che quel vecchio volume ricapiti fra le mani e che, sfogliandoli, il nuovo proprietario si accorga che c’è qualcosa, all’interno, che non fa parte del libro. Un foglio di carta piĂ¹ spessa, ripiegata. Lo tira fuori e scopre che si tratta di un diploma; sì, proprio quello del 17enne Giovanni Susta.
L’annuncio

Che fare? Lui decide di mettere un annuncio: «Forse esistono eredi e magari hanno piacere a riavere il documento – scrive nel gruppo facebook di Bastia – nel caso lo spedirei ai legittimi proprietari, in modo assolutamente gratuito sia ben chiaro, non è mia intenzione richiedere alcunchĂ© in cambio».
Gli eredi
E come tutte le storie belle c’è anche il lieto fine: i discendenti saltano fuori e si scopre che il signor Giovanni, che oggi avrebbe 102 anni, ha i nipoti che vivono ancora a Bastia. E presto potranno riavere quel diploma che tanto fece battere il cuore di un 17enne, nel 1937.
Una bella storia, che proprio in questi giorni tristi profuma ancor di piĂ¹ di speranza e di rispetto per la vita