Università e affari, Perugia mira alla Libia

Il sindaco ha ricevuto una delegazione del paese nord africano. Per Romizi l’auspicio è che la «cultura e l’università possano essere un ponte tra i nostri due Paesi»

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La Libia è sempre più vicina. Lo dimostra l’incontro che giovedì mattina il sindaco di Perugia Andrea Romizi ha avuto a Palazzo dei Priori con la delegazione libica guidata dall’Ambasciatore del paese nord africano in Italia, S.E. Ahmed E.I. Safar.

Il sindaco Romizi con l'ambasciatore (foto Belfiore)

Il sindaco Romizi con l’ambasciatore (foto Belfiore)

Studenti Non solo rapporti commerciali ed economici, sempre più auspicabili per l’amministrazione in un futuro neanche troppo lontano, al centro dell’incontro si è anche parlato di uno stretto legame culturale tra il capoluogo umbro e il paese africano, supportato dalla presenza nelle università perugine dei tanti studenti libici. «Molti studenti libici –ha detto l’Ambasciatore libico- considerano Perugia la loro seconda casa, non ci sfugge che la maggior parte di loro considerano la vostra città come quella preferita in cui studiare e vivere in Italia». Con queste premesse il delegato ha quindi invitato a rafforzare le relazioni culturali, non solo con l’Università ma anche con le istituzioni locali e ha chiesto, peraltro, al Sindaco un’azione di supporto, laddove possibile, rispetto allo snellimento della burocrazia per i permessi studio.

Buoni rapporti «Auspichiamo che la cultura e l’Università possano essere un ponte tra i nostri due paesi» ha detto il Sindaco Romizi, nel dare il benvenuto agli ospiti e nell’esprimere soddisfazione per le parole dell’ambasciatore, mettendo in evidenza come già il Comune si sia attivato, insieme ai due atenei perugini, per una migliore accoglienza degli studenti stranieri in città, soprattutto ora che Perugia è capitale italiana dei Giovani. L’auspicio dell’ambasciatore libico -ed anche uno dei motivi della visita di oggi- è stato, comunque, anche quello di allargare i già buoni rapporti con Perugia anche al settore economico, commerciale ed imprenditoriale, con investimenti reciproci.

‘Fase di transizione «La Libia –ha spiegato l’Ambasciatore- sta attraversando una fase di transizione difficile e

Il delegato con l'assessore Fioroni

Il delegato con l’assessore Fioroni

costellata di difficoltà e anche se non tutto quello che si legge sui giornali è vero, non vi è dubbio che la situazione nel nostro paese è delicata. Eppure, in tutto questo periodo, i rapporti con l’Italia non sono mai stati messi in discussione, grazie anche alla Camera di Commercio Italia-Libia con sede a Roma. Siamo certi –ha concluso S.E.- che gli scambi economici e culturali possano favorire la stabilità della Libia». L’Ambasciatore ha, quindi, invitato l’Amministrazione perugina a costruire insieme un percorso che possa coinvolgere Perugia nel calendario di incontri e scambi economici che la Libia sta organizzando con le imprese italiane a partire dal prossimo mese di Marzo. Una proposta che è stata ben accolta dall’amministrazione che si è espressa felice, come ricordato dal sindaco, di poter contribuire alla costruzione della pace e della stabilità per il popolo libico.

Imprenditoria Le potenzialità del settore imprenditoriale umbro e perugino in particolare, sono invece state illustrate dall’assessore allo Sviluppo economico Michele Fioroni, soffermandosi soprattutto sullo sviluppo recente di un’industria legata alle nuove tecnologie nel settore agroalimentare e in quello della ceramica.

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