Hanno preso il via martedì mattina le operazioni di fresatura e campionamento dell’asfalto prodotto grazie all’utilizzo di filler proveniente dal recupero delle scorie delle acciaierie Arvedi Ast di Terni da parte di Tapojarvi srl. Il campionamento effettuato dai tecnici di Arpa Umbria, rientra nelle attività previste dalla convenzione sottoscritta tra l’agenzia regionale per la protezione ambientale e Tapojarvi Italia nel luglio scorso.
L’accordo prevede la sperimentazione e verifica delle caratteristiche ambientali del rifiuto da fresato di asfalto contenente filler End of Waste recuperato da scorie di acciaieria. Il materiale granulare e fine, recuperato dalle scorie di lavorazione delle acciaierie, è stato utilizzato come componente minerale per la realizzazione di asfalto, sostituendo il pietrame proveniente da cava utilizzato normalmente. Grazie ad un accordo con Anas, l’asfalto (tappetino di usura e base binder) prodotto con questi materiali è stato steso nel mese di dicembre 2023 in un campo prova lungo la SS209 ‘Valnerina’ nei pressi di Ferentillo. Con i lavori di martedì, una volta campionato il materiale, Arpa Umbria effettuerà delle prove analitiche presso il laboratorio di Terni e verificherà la rispondenza alla normativa che prevede il superamento della qualifica di rifiuto del materiale bituminoso che utilizza il filler prodotto dal recupero delle scorie della lavorazione dell’acciaio.
Il direttore del dipartimento Umbria sud di Arpa, Francesco Longhi, ha spiegato le finalità della sperimentazione, «che si inquadra in maniera esemplare nelle pratiche di economia circolare, utilizzando un materiale da recupero, che altrimenti sarebbe dovuto finire in discarica, per la realizzazione di conglomerato bituminoso. Ora, verranno effettuate le analisi di laboratorio che potranno appurare la compatibilità ambientale di questo tipo di asfalto, così da consentire ai materiali provenienti dal recupero scorie delle acciaierie di uscire dal ciclo dei rifiuti, il cosiddetto End of Waste, ed essere utilizzati per la produzione di conglomerati stradali. Questo progetto, frutto della collaborazione fra Anas, Ast Arvedi, Arpa, Tapojarvi e Regione, è stato citato in un recente convegno dal presidente di Anas come esempio virtuoso». L’amministratore delegato di Tapojarvi Italia, Martti Kaikkonen, presente nel cantiere dei lavori, ha espresso «molta soddisfazione per gli esiti di questo progetto». Kaikkonen ha voluto ringraziare Arpa «per il supporto tecnico-scientifico e la Regione Umbria, in particolare l’assessorato alle infrastrutture, che ha voluto fortemente la realizzazione di questo progetto. Tapojarvi crede molto in questo progetto e ha investito molte risorse per il recupero di questi materiali. Se i risultati di questa sperimentazione saranno positivi, sarà possibile mettere sul mercato gli aggregati, di misure diverse, che potranno essere utilizzati oltre che per la produzione di asfalto anche per conglomerati cementizi e malte».