Villa Palma Terni, passaggio di mano per uno storico edificio: «Gli ridiamo vita»

Al civico 1 di via Respighi c’è una villa ottocentesca per anni coperta dalla vegetazione e nel degrado: tutto acquisito da una srl per la ristrutturazione

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di S.F.

Via Ottorino Respighi 1, l’inizio dell’area di Villa Palma. Dietro l’hotel Garden per intenderci, a Terni. Chi abita in zona o comunque è passato da queste parti negli ultimi tempi avrà notato qualcosa di diverso rispetto al solito: lasciato alle spalle il breve ponte sopra il RaTo, sulla sinistra si apre una visuale inedita da un bel po’ di anni. Si tratta della storica villa ottocentesca che, da pochi mesi, è stata acquistata da una società a responsabilità limitata impegnata nell’attività edilizia. È in arrivo un bel po’ di movimento tra la ristrutturazione e la realizzazione di nuove unità abitative. Di certo all’occhio non sfugge.

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Dal degrado al tentativo di ridarle vita

Il ternano Stefano Carducci, Alban Cerri e, a chiudere il cerchio, Drilon Cerri. Quest’ultimi entrambi originari di Milot, Albania, ma ormai ternani d’adozione. Chi sono? I tre amministratori della Villa Palma Costruzioni srl, la società che ha deciso di puntare su questa area e soprattutto sulla villa ridotta ormai in condizioni di assoluto degrado: è stata costituita il 29 giugno scorso ed è attiva dal 27 ottobre. Per un preciso motivo, rimettere in sesto questi migliaia di metri quadrati dove l’immobile principale è rappresentato dalla storica dimora più che centenaria. Ora si pensa a come ridare vita a questo bene: da quanto si apprende c’era la possibilità che fosse il Consorzio di bonifica Tevere-Nera ad occuparsi della vicenda e, magari, costruirci una nuova sede. Non se ne è fatto nulla per villa Rossini, la storica denominazione.

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Voglia di riqualificazione

Un lavoro già iniziato e che, a giudicare dalle condizioni del compendio immobiliare, sarà tutt’altro che breve. Ruspe già in azione da tempo e dalla strada – a differenza di ciò che accadeva fino a pochi mesi fa – la villa è ben visibile: «L’ho venduta a luglio», commenta ormai l’ex proprietario Costantino Piacentini. Ora si passa ad una nuova fase: «Sono nato e cresciuto in Albania e sono a Terni da oltre vent’anni», spiega Drilon Cerri, uno dei tre amministratori. «Era diventato un luogo frequentato da delinquenti e ci sono sempre stati casini, le persone ci andavano per drogarsi. Dai documenti visionati risulta che ci ha dormito – l’esempio storico tirato in ballo – anche Benito Mussolini. L’abbiamo trovata in condizioni pessime dopo decenni di abbandono». D’altronde basta dargli un rapido sguardo per farsi un’idea. Dentro ci sono anche stati degli affreschi di rilievo a firma Antonino Calcagnadoro.

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Ristrutturazione, ville e sport

Che si fa dunque? «L’intenzione è di ristrutturare la villa storica e ridargli vita, finora è stata ‘nascosta’ tra la vegetazione. E non si parla in alcun modo di demolizione (ovviamente è tutelata), vogliamo mantenere lo stile che ha ora perché è giusto che sia così. Per quel che concerne la progettazione ci penserà uno studio tecnico». L’area è immensa e intorno all’immobile c’è molto verde: «C’è possibilità di costruire diverse villette e lo faremo, per ora stiamo facendo la pulizia, la potatuta delle piante e gli abbattimenti necessari: è stato tutto autorizzato dagli uffici tecnici del Comune dopo aver analizzato il documento del perito forestale. Ci sarà poi un percorso interno e un’area sportiva, magari un campo da tennis/padel o una piscina condominiale». In totale si parla di circa 28.500 metri quadrati divise in più unità minime di intervento (Umi)». Operazioni propedeutiche e poi si parte: « Se ne parla da dopo l’estate», chiude Cerri. Non solo Villa Palma, si punta anche su quest’altra struttura distante settecento metri in linea d’aria. A fare da trait d’union tra Piacentini e gli acquirenti è stato un uomo ben noto in città per la sua lunga attività in Comune, Giancarlo Binacci: ha fatto parte del gruppo di lavoro – all’urbanistica insieme all’ex direttore generale di palazzo Spada, l’architetto Aldo Tarquini – per la variante al piano regolatore.

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