È maggiorenne e quella sera – mercoledì – ci avrebbe provato anche con un’amica della vittima. Su di lui si concentrano le attenzioni degli inquirenti che stanno incrociando le testimonianze prima di procedere. Ma il ragazzo può essere già considerato indagato.
I fatti mercoledì sera
Le indagini in corso
I carabinieri stanno cercando riscontri al racconto dei testimoni – la vittima, l’amica e altre persone in giro quella sera – e stanno visionando le telecamere di sicurezza presenti nel luogo della violenza, dove si sarebbero consumati i fatti, mercoledì in tarda serata, a due passi dalla centralissima piazza IV Novembre. Previsto anche un nuovo sopralluogo prima di tirare le fila. Le indagini sono coordinate dal procuratore Giuseppe Petrazzini.
La visita in ospedale
Mentre si cerca di porre luce su quanto accaduto quella sera, resta il dato di fatto dell’avvenuta violenza: le lesioni della giovane sono compatibili con un rapporto violento. Intanto la ragazza è tornata a casa, ovviamente scossa, ma ora finalmente protetta dalla famiglia.
Il racconto
La ragazza era insieme ad altro amici in un locale. Il 19enne, un conoscente, è arrivato solo in un secondo momento. Sono andati a fare una passeggiata e in quel momento sarebbe avvenuta la violenza. Nel locale è tornato prima lui, poi lei, in lacrime. A quel punto è scattato l’allarme ed è stata chiamata l’ambulanza. Sono arrivati anche i carabinieri, che hanno acquisito le immagini delle telecamere.
Intanto torna il posto fisso
Dopo gli ultimi episodi (lo stupro è solo il più grave: ricordiamo la rissa di metà maggio e l’aggressione con rapina a un 17enne di giovedì) si torna a parlare di sicurezza in centro. E per questo la Prefettura di Perugia ha deciso di incrementare i servizi di controllo e vigilanza del territorio da parte di tutte le forze di polizia, potenziando l’ufficio del centro storico, in via Bartolo, con operatività anche notturna: «Una decisione necessaria alla luce di quanto sta avvenendo nel cuore della città , della violenza ormai quotidiana che si consuma nell’acropoli».