Umbria: cinque città al ballottaggio. Ribaltone a Marsciano. Gubbio senza centrosinistra

Perugia, Foligno, Bastia Umbra, Orvieto e Gubbio tornano al voto il 23 e 24 giugno. Castiglione del Lago conferma Burico

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Ballottaggi il 23 e 24 giugno a Bastia Umbra, Foligno, Gubbio, Perugia e Orvieto. Non a Marsciano, dove c’è stato il ribaltone con vittoria del centrosinistra, né a Castiglione del Lago dove l’uscente Matteo Burico ha vinto al primo turno. Questo il quadro dei comuni sopra i 15 mila abitanti al voto in Umbria in questa tornata delle amministrative.

A Perugia a contendersi la vittoria finale saranno Vittoria Ferdinandi (centrosinistra) e Margherita Scoccia (centrodestra). Lo spoglio è stato un testa a testa senza soluzione di continuità, con le due candidate sempre estremamente vicine e che si sono fermate al 49,01% (Ferdinandi) e 48,29% (Scoccia), lasciando le briciole agli altri (Massimo Monni 1,40%, Davide Baiocco 0,76%, Leonardo Caponi 0,54%). Un primo turno, in pratica, già simile ad un ballottaggio.

A Bastia Umbra il ballottaggio sarà fra l’uscente Paola Lungarotti (centrodestra) ed Erigo Pecci del centrosinistra che al primo turno ha superato la contendente di 4 punti (42,13% Pecci, 38,06% Lungarotti). Ma, si sa, ‘l’uno contro uno’ è un’altra partita e gli eventuali accordi con la terza candidata, la civica Catia Degli Esposti (17,61%), e probabilmente anche con il quarto, Matteo Santoni di Alternativa Popolare (2,21%), potranno influire sull’esito finale. Anche se la prima vera sfida per ciascun candidato è sempre quella di riportare alle urne i propri sostenitori. Poi viene il resto.

A Foligno la partita è più che mai aperta. Perché i due candidati principali – il sindaco uscente Stefano Zuccarini (centrodestra) e Mauro Masciotti (centrosinistra) – sono separati da una manciata di voti: 45,85% Zuccarini e 44,53% Masciotti. Il buon risultato di Enrico Presilla di AP (5,98%) rappresenta un dato di cui va tenuto conto in ottica ballottaggio, così come del 3,65% di Moreno Finamonti.

A Gubbio forse la delusione più cocente per il centrosinistra, fuori dal ballottaggio. Che sarà fra Vittorio Fiorucci (centrodestra e 25,29% al primo turno) e il civico Rocco Girlanda (21,53%) già parlamentare di centrodestra e coordinatore regionale di Forza Italia. Niente da fare, ma gli accordi sono dietro l’angolo, per il vice sindaco uscente della giunta Stirati, Alessia Tasso (20,65%), così come per gli altri tre candidati: Leonardo Nafissi (20,31%), Francesco Della Porta (6,18%) e Gabriele Tognoloni (6,04%) che, messi insieme, ‘pesano’ circa il 53% dei voti espressi.

A Marsciano è durata una sindacatura l’esperienza dell’avvocato Francesca Mele (centrodestra): ha vinto Michele Moretti del centrosinistra senza necessità di ballottaggio, visto che ha raggiunto il 51,22% dei consensi contro il 40,45% della Mele e l’8,34% di Sabatino Ranieri. Un ribaltone in piena regola che dà forse anche la misura di una certa sofferenza da parte dei candidati sindaco leghisti, come Mele appunto e lo stesso Zuccarini a Foligno.

Ad Orvieto si sfideranno la sindaca uscente Roberta Tardani (centrodestra) e il medico Stefano Biagioli (centrosinistra), con la prima che ha ottenuto il 45% dei voti (Biagioli il 29,25%) ed ora si trova a dover affrontare una nuova sfida. In cui i due esclusi – Roberta Palazzetti con un rilevante 19,35% e Giordano Conticelli con il 6,40% dei consensi – avranno voce in capitolo.

Infine nessun ballottaggio a Castiglione del Lago dove l’uscente Matteo Burico, centrosinistra, ha praticamente doppiato (61,30% contro 30,94%) lo sfidante Filippo Vecchi del centrodestra. Il terzo candidato, Paolo Brancaleoni, si è fermato al 7,75%.


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