di Gaia Nicchi
Un minuto di silenzio per onorare i due poliziotti uccisi a Trieste, un momento di raccoglimento attorno a tutte le forze dell’ordine e poi l’inizio della campagna elettorale.
VIDEO – PARLANO NICOLA ZINGARETTI E VINCENZO BIANCONI
Il segretario nazionale del Pd scalda la platea
«Loro raccolgono odio, cavalcano la rabbia, noi risolviamo i problemi. E’ la terra di San Francesco, non la terra dell’odio e del rancore. Questa è la vera sfida»: lo ha detto domenica sera il segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, dal palco del Cva di Ponte San Giovanni, aprendo la campagna elettorale di Vincenzo Bianconi.
«Bravi a raccontare problemi, meno a risolverli»
«C’è chi è bravo a raccontare i problemi degli italiani, ma incapace a risolverli e io dico vergogna a chi lucra sui problemi dei giovani, delle famiglie, dei bisognosi». Zingaretti, applaudito dalla folta platea presente (le oltre 800 sedie disposte in sala non sono bastate a contenere la folla, presente anche all’esterno) ha gridato che «noi siamo in campo per vincere, con umiltà, le elezioni e per far vincere l’Umbria».
L’asse Pd-M5s
Un accenno anche all’alleanza giallo rossa: «L’unione non la viviamo come un problema di fronte alla necessità di difendere questa terra, perché noi preferiamo costruire, piuttosto che distruggere». Infine, il monito a «unire le energie, perché da soli si va più veloci, ma insieme più lontani e noi vogliamo andare lontano». Quindi la proposta ai militanti di dedicare «almeno un’ora al giorno a questa missione, non per Bianconi o Zingaretti, ma per i neonati: pensate che il loro futuro dipenderà anche da queste elezioni».
Vincenzo Bianconi e il territorio
Gli applausi non sono mancati neppure per il candidato alla presidenza della Regione Umbria, Vincenzo Bianconi che con molta emozione ha raccontato la sua storia, le sue origini, la sua decisione di scendere in politica e la telefonata, alle 5 del mattino, con cui accettava l’incarico. Per Bianconi la sfida sta nel «coraggio di scegliere. Se vogliamo riagganciare il futuro – ha detto – tutti devono fare la propria parte. Dobbiamo ripartire dalle persone». E alla domanda su cosa farà se diventerà presidente della Regione Umbria, ha risposto: «Una bella legge, vera e concreta, sulla democrazia partecipata, perché bisogna ripartire dai territori».
Bianconi e il terremoto
«Siamo stati fortunati – ha aggiunto Vincenzo Bianconi – perché a 12 chilometri da me hanno perso ciò che conta di più nella vita: la famiglia. Noi abbiamo perso i sacrifici di sei generazioni, ma ci siamo detti che con il lavoro si ricostruisce tutto. Una grande lezione di vita l’ho ricevuta da un gruppo di ragazzi, venuti da Firenze, che nonostante il loro stipendio di appena 450 euro, ci hanno lasciato un assegno, senza dirci i loro nomi e sono ripartiti. Questo paese è fatto di persone con una grande cuore». Sulla candidatura: «Ho accettato perché ho sempre vissuto senza rimpianti e non voglio svegliarmi a 70 anni con il più grande rimpianto della mia vita».
«Il Pd non deve vergognarsi»
Per il commissario Verini «gli umbri non vogliono che questa terra sia di scorribande». La segretaria del circolo di Sant’Egidio, Alessia Quagliarini si è detta «stanca della negatività che si è creata attorno al partito. Il Pd non si deve vergognare, ma lo deve fare chi ruba 49 milioni di euro». E a Zingaretti la richiesta che «il rinnovamento non sia solo a parole». Il capolista Pd Luca Gammaitoni ha detto che «offriamo a Bianconi la nostra storia di cui siamo tutti orgogliosi e la visione di un futuro».